Cultura
Diritti
9 ottobre 2015
18:05

Due anni rifugiata in Toscana la neo-nobel Aleksievič, Rossi: "Un onore per la nostra regione"

FIRENZE -  La Toscana ha ospitato per due anni Svetlana Aleksievič, neo premio Nobel per la letteratura. La scrittrice bielorussa ha vissuto a Pontedera dal 2000 al 2002 nell'ambito di un progetto internazionale - prima Inca poi Icorn - di accoglienza e sostegno a scrittori e intellettuali perseguitati nei paesi di origine. La Toscana, sola Regione in Italia e tra le pochissime in Europa, ha aderito fin dal 2000 a questa rete, che vede protagoniste città di tutto il mondo.

"E un grande onore per la Toscana – commenta il presidente Enrico Rossi – aver contributo con la propria accoglienza allo straordinario lavoro letterario della Aleksievič. Una testimonianza dell'impegno di questa terra per la difesa dei diritti civili e di libertà al quale non verremo mai meno".

La Regione ha ospitato gli scrittori perseguitati attraverso le municipalità di Grosseto, Pontedera, Certaldo e Chiusi. Il progetto impegna le istituzioni aderenti a garantire l'accoglienza per almeno due anni. Sono stati 11 gli scrittori arrivati in Toscana: due a Certaldo (Lihn Dinh, vietnamita, e Amir Hasan Cheheltan, iraniano); due a Grosseto (Pedro Marques de Armas, cubano e Rohodhalah Mashavave, dello Zimbabwe); tre a Pontedera (oltre alla Aleksievič, Vule Zuric, serbo e Samir Joubran, musicista palestinese); quattro a Chiusi (Victor Olegovič Pelevin, russo, Hasan Yousefi Eshkevari, intellettuale e sacerdote iraniano, con la consorte Golbabei Aliahmad Mohtaram, Mohammed Hassan Abedi, iraniano, insieme alla consorte Sepideh Jodeyri, giornalista e poetessa, e al figlio Ario e, attualmente presente, lo scrittore siriano Malek Wannous con la moglie Manal Khalil e la figlia Jouri Wannous).

Il presidente Rossi ha commentato anche l'assegnazione del Nobel per la pace al Quartetto per il dialogo tunisino. "È un bellissimo messaggio di speranza per tutto il Mediterraneo. Si premiano così gli sforzi di questa giovane democrazia, un paese che ha ancora delle grosse sfide davanti a sé. La Toscana si sente parte di questo processo. Dal 2011 siamo presenti in Tunisia con importanti progetti di cooperazione. Tra questi vorrei ricordare quello che ha visto l'Università di Siena impegnata, assieme alle università di Sousse e Kasserine, in seminari e ricerche dedicati alla stesura della Carta costituzionale tunisina".