Lavoro
22 settembre 2011
12:49

Eaton, Rossi: 'Una soluzione per 300 operai, ma il centrodestra vota contro'

FIRENZE - Ci sono due visioni diverse: quella completamente liberista del centrodestra , che ha trascinato il paese nella crisi economica, produttiva e occupazionale pi disastrosa, e la nostra, che cerca tutte le strade e si dota di tutti gli strumenti per farvi fronte e rilanciare lo sviluppo. Noi vogliamo trovare una soluzione per i 300 lavoratori della Eaton, sull'orlo della disoccupazione, cercando di dare una risposta alle aspettative delle zone della Toscana pi colpite dalla recessione. La questione troppo importante e troppo urgente, non possiamo permetterci esitazioni".

Cos il presidente Enrico Rossi commenta l'esito della discussione che si tenuta oggi nella sede della prima commissione del consiglio regionale sulla proposta di legge in materia di sostegno e rilancio dell'economia toscana. All'interno della proposta di legge un articolo relativo agli interventi di reindustrializzazione consegna a Fidi Toscana spa il compito di costituire societ o partecipare a societ finalizzate alla riconversione delle aree in situazione di crisi, come la Eaton di Massa Carrara. La proposta di legge stata approvata, con il voto negativo del centrodestra.

"La situazione della Eaton aveva detto tra l'altro il presidente Rossi intervenendo in apertura dei lavori della commissione si qualifica in modo specifico. La multinazionale ha deciso improvvisamente di delocalizzare le produzioni, lasciando letteralmente per la strada 300 lavoratori. Quella di Massa un'area di crisi, sui cui sono in corso attivit per la reindustrializzazione, anche da parte del Ministero dell'industria, attraverso un pacchetto di investimenti e agevolazioni che vedrebbero impegnati sia il Governo sia la Regione. N Invitalia n la Regione sono riuscite a trovare, in ambito nazionale e regionale, una soluzione unica per il rilancio. Ad oggi disponiamo di un elenco di gruppi che potrebbero realizzare interventi aggiuntivi. Lo scoglio costituito dal fatto che la Eaton ancora proprietaria dell'area".

"Assumendoci in pieno la responsabilit di governare questa situazione cos difficile ha proseguito il presidente abbiamo pensato di acquisire il sito e di riassegnarlo alle imprese disposte a utilizzare gli incentivi per l'insediamento. E' molto chiaro, mi pare, il rilevo che una operazione di questo genere assumerebbe per quest'area della Toscana martoriata dalla crisi, sotto il profilo concreto e, perch no, anche simbolico. Abbiamo individuato Fidi come lo strumento per realizzare il progetto. Oggi parliamo della Eaton, ma di questo tipo di intervento potremmo aver bisogno anche per altre situazioni. Ecco la ragione della proposta di legge. Sappiamo il rischio che corrono le area deindustrializzate: quello di diventare terreno per l'espansione edilizia o delle attivit commerciali."

"Comunque ha concluso il presidente io non mi innamoro di uno strumento, di una "scatola". So che il problema urgente, che i lavoratori sono ormai sull'orlo della disoccupazione, che dobbiamo darci una possibilit per intervenire. Quindi interveniamo e parallelamente avviamo una riflessione, una discussione pi generale sugli strumenti di cui vogliamo dotarci per il futuro".

Nel corso della discussione intervenuto anche l'assessore alle attivit produttive Gianfranco Simoncini. "Non c' nessuna volont ha affermato di creare un'Iri o una Gepi regionale. Vogliamo uno strumento molto pi leggero, limitato che possa funzionare in situazioni specifiche, in piane trasparenza e con il controllo e sotto le direttive del consiglio regionale".