Ambiente
13 giugno 2018
15:36

Economia circolare, nasce il tavolo regionale per reimpiegare i rifiuti dei cicli produttivi

FIRENZE La Toscana avviata a pieno titolo sulla strada dell'economia circolare promossa dalla Commissione europea. La giunta ha appena approvato la costituzione di un tavolo regionale che si occuper dei principali settori produttivi toscani per i quali esiste ad oggi un problema di chiusura del ciclo di produzione. Obiettivo del tavolo: favorire il reimpiego degli scarti condividendo con le imprese e le associazioni di categoria una serie di attivit di ricerca e innovazione volte a favorire le migliori forme di riuso, riciclo e recupero.

Il tavolo cercher anche di prevedere le migliori forme di smaltimento di ci che eventualmente residuasse dal ciclo, studiando le destinazioni ultime degli scarti finali delle lavorazioni (cio quei rifiuti che non sono riutilizzabili, n recuperabili o riciclabili). I settori individuati sono: lapideo con particolare riferimento all'estrazione del marmo, cartario, tessile, cuoio, metallurgico e cantieristica, chimica con riferimento agli scarti della produzione e infine oro. Presieduto dal presidente della Regione Enrico Rossi, il tavolo sar composto dagli assessori all'ambiente Federica Fratoni, attivit produttive, Stefano Ciuoffo e ricerca Monica Barni. Inoltre da Arpat, Arrr e Irpet, insieme a rappresentanti delle Universit della Toscana e di altri istituti di ricerca come Cnr, Enea e Istituto Italiano di tecnologia, dalle associazioni degli imprenditori dei settori produttivi, e dai presidenti dei comitati di indirizzo dei Distretti Tecnologici che corrispondono ai settori produttivi indicati.

"Questa una delibera che si inserisce in una strategia pi complessiva, quella di declinare anche in Toscana in modo virtuoso i principi dell'economia circolare sui quali l'Europa punta in maniera prevalente ha detto il presidente Rossi - E' chiaro che non possiamo parlare solo di rifiuti urbani quando i quattro quinti dei rifiuti prodotti vengono dai processi produttivi, cio dalle nostre aziende. I rifiuti rappresentano davvero un valore e tale valore deve essere messo a patrimonio comune. E' una nuova frontiera che vogliamo seguire in modo concreto, coinvolgendo tutti i soggetti che a vario titolo sono parte del percorso, per fare della Toscana un modello a livello europeo".

"Quindi l'idea quindi quella costituire tavoli di confronto sistematici con i distretti produttivi toscani arricchiti dei nuovi distretti tecnologici recentemente costituiti ha proseguito l'assessore Fratoni - che consentano di stimolare la giusta innovazione e ricerca per realizzare la chiusura del ciclo produttivo, mi riferisco ad esempio ai tessili, al cuoio, al lapideo, cartario. Da un lato riduciamo il conferimento in discarica e dall'altro sviluppiamo economia e occupazione. Ci siamo concentrati anche sui rifiuti urbani perch volendo raggiungere il 70% di raccolta differenziata al 2020 dobbiamo fare in modo che le frazioni differenziate vengano effettivamente avviate a recupero".

"Per il vetro - ha concluso Fratoni - c' gi un accordo importante di Revet con il gruppo Zignago ma dobbiamo fare la stessa cosa per la carta con il nostro distretto cartario e per l'organico che oggi viene impiegato attraverso le nuove tecnologie per la produzione di ammendante ma anche di biometano da usare per la trazione dei veicoli a motore o in rete".

Sar quindi costituito anche un tavolo propriamente dedicato alla raccolta differenziata allo scopo di individuare le modalit di coinvolgimento del mondo dell'industria toscana nell'impiego delle componenti carta, vetro, plastica e organico derivanti da raccolta differenziata e quindi prodotti in ambito domestico.

L'assessore all'istruzione Cristina Grieco sta in particolare lavorando, con i suoi uffici, ad un progetto di educazione allo sviluppo sostenibile, che sar parte degli interventi sulla promozione dell'economica circolare. Il format educativo sar presentato ad ottobre a Fiera Didacta Italia, seconda edizione del pi importante appuntamento fieristico sul mondo della scuola che conferma la presenza alla Fortezza da Basso di Firenze.  

Qualche dato: in Toscana nel 2015 (dati del Modello unico dichiarazione ambientale) il settore conciario ha prodotto 125mila tonnellate di rifiuti, il lapideo 213mila tonnellate, i rifiuti da costruzioni sono stati 2 milioni e 220mila tonnellate, il cartario 300mila tonnellate di cui 120mila tonnellate di pulper, il tessile 80mila tonnellate.