Economia
Lavoro
9 marzo 2016
15:37

Emergenza occupazione, Rossi: "Tre milioni per il nuovo piano di lavori socialmente utili"

FIRENZE - "Pi di 2mila lavoratori perderanno nei prossimi mesi qualsiasi forma di copertura sociale nelle aree di crisi della Toscana: Livorno, Massa Carrara e Piombino. Un'emergenza cui la Regione sta rispondendo con un piano di lavori di utilit sociale esemplare anche a livello nazionale da attuare con i Comuni anche in partnerariato con associazioni privatistiche, come quelle di volontariato o d'impresa. L'abbiamo gi fatto per 170 lavoratori. Con il nuovo bando da 3 milioni per il 2016 aggiungeremo altri 600 disoccupati privi di ogni ammortizzatore sociale, e garantiremo un minimo di 600 euro per un'attivit di 20 ore settimanali, fino ad un massimo di 12 mesi".

E' quanto afferma il presidente della Regione Enrico Rossi, annunciando il nuovo piano di lavori socialmente utili per il 2016. 

(L'articolo continua dopo l'intervista)

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"Questa nostra misura - sottolinea Rossi - offre una soluzione dignitosa e utile. Chiediamo ora al Governo un intervento finanziario aggiuntivo pari almeno al nostro. Per questo sono in contatto con il ministro Poletti in vista di un incontro a breve con le sette  Regioni in cui si trovano aree di crisi complessa, di cui la Toscana potrebbe diventare capofila".

"Non possiamo lasciare senza alcuna copertura economica e sociale i lavoratori che escono dalla cassa integrazione", aggiunge il presidente Rossi. "E non si pu fare affidamento  sulle misure di assistenza riservata a chi, peraltro molto pochi, si trova in condizioni di povert assoluta e con famiglia a carico. Si tratta di un bacino ben al di sotto dell'entit del problema".

"Io credo che il governo possa fare uno sforzo in pi , partendo dall'applicazione integrale del Jobs Act continua  il presidente in particolare per quel che riguarda le politiche attive del lavoro. Basta notare che entro quest'anno avremo  in Toscana 160mila persone che entrano nel sistema NASpI e dovranno essere profilate nei centri per l'impiego, in aggiunta alle decine di migliaia di cittadini che  gi oggi usufruiscono dei centri per l'impiego. Dovranno cio essere valutate per le loro capacit e potenzialit professionali per individuare i percorsi utili al renserimento lavorativo. A livello nazionale sono 8mila gli addetti ai centri per l'impiego, di cui circa 800 in Toscana. Si pensi che la Germania usa a questo scopo un esercito di 100mila persone, facile dunque fare un raffronto e trarne ovvie considerazioni".
 
"Un adagio popolare, assai diffuso, recita che la via migliore per trovar  lavoro in Italia sarebbe quella di aver le conoscenze giuste. Una frase  tristemente vera - conclude Rossi che potrebbe essere archiviata provando a fare di pi e meglio su questo fronte".