Agroalimentare
Ambiente
24 febbraio 2012
15:48

Emergenza ungulati all'Elba, concordati impegni e azioni

FIRENZE - Un patto fra tutti i soggetti interessati per risolvere la questione ungulati all'Elba. E' questo il risultato dell'incontro che si tenuto ieri sera presso la Prefettura di Livorno. Presenti, oltre al prefetto Domenico Mannino e al viceprefetto di Livorno, gli assessori regionali all'ambiente Anna Rita Bramerini, all'agricoltura Gianni Salvadori, l'assessore provinciale alla caccia Anselmi, i sindaci dell'isola, il presidente e il direttore del Parco, i rappresentanti del CFS, dell'ATC, dell'Ispra, delle associazioni venatorie ed agricole.

L'incontro era stato convocato per trovare insieme le soluzioni possibili ed a breve termine per arginare il problema del sovrapopolamento di cinghiali e mufloni. L'eccessiva presenza di questi ungulati ritenuta responsabile di seri danni alle produzioni agricole, incidenti stradali e inconvenienti vari agli abitanti dell'isola ed ai turisti, e di una consistente diminuzione della biodiversit complessiva del territorio elbano.

Nel corso della riunione stato espresso apprezzamento da parte dei rappresentanti delle istituzioni per l'impegno del Parco per le iniziative di contenimento numerico degli ungulati gi attivate. "Iniziative stato sottolineato - che hanno portato nel complesso a risultati importanti, mai registrati prima, con il "prelievo" di circa 1.200 cinghiali effettuato nell'ultimo anno. Un numero si rilevato ancora - davvero imponente in rapporto alle dimensioni e soprattutto alle caratteristiche oro geografiche dell'isola, che conferma l'eccessivo, ed insostenibile, carico di ungulati selvatici."

Pur rilevanti i risultati ottenuti, non sono ritenuti comunque sufficienti rispetto all'entit dl fenomeno, a riportare alla normalit la situazione.

Per questo si ritenuto di far sedere intorno ad un tavolo tutti i soggetti interessati con lo scopo di concordare, programmare e mettere in atto azioni di maggiore impatto, che in accordo con le normative e le esigenze di tutela e valorizzazione delle aree naturali e la conservazione della biodiversit , fossero in grado di raggiungere lo scopo. Sono stati concordati un insieme di impegni aggiuntivi rispetto alle azioni gi attuate con l'obiettivo di ristabilire una situazione di normalit sull'isola.

Fra le misure decise, in primo luogo, c' il potenziamento delle strutture di cattura, chiamate "chiusini", che per giudizio unanime stanno dando ottimi risultati. Verranno aumentati di numero e ne sar ampliata la distribuzione sul territorio, soprattutto nelle zone ricomprese nel Parco e nelle aree esterne con la possibilit di gestione, per l'esterno, anche da parte dell'ATC (Ambito territoriale di caccia)

E' stato inoltre deciso l'aumento del numero dei cacciatori di selezione da impiegare all'interno dell'area protetta che saranno abilitati con una speciale procedura semplificata.

A seguito del "vertice" viene rivolto anche un invito ai cacciatori dell'isola a partecipare a corsi di abilitazione per "selecontrollori", che la Provincia di Livorno attuer nella zona, in accordo con il Parco. Ci consentir anche di ottenere l'autorizzazione complessiva, su tutto il territorio elbano, per la caccia di selezione.

"Si concordato sottolineano insieme gli assessori regionali Gianni Salvadori e Anna Rita Bramerini - un pacchetto di misure, sicuramente incisive e prontamente realizzabili, per dare risposte alla situazione che non era pi sostenibile. Determinante concludono gli assessori regionali stato l'apporto delle Istituzioni presenti, in primo luogo quello del Prefetto e di tutti i soggetti interessati. Per quanto riguarda la Regione vi inoltre l'impegno a cercare risorse aggiuntive da dedicare alla risoluzione del problema."