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Lavoro
19 maggio 2011
14:30

Energia, moda, meccanica: speranze di lavoro affidate ai nuovi ITS

FIRENZE - "Guardiamo con ottimismo, quello della volont ma anche quello della ragione, alla prossima partenza degli ITS". Cos Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana con delega all'istruzione, al termine di un incontro sulla istruzione tecnica superiore che si svolto a Firenze nel Cenacolo di Sant'Apollonia.

Al centro dei lavori l'imminente avvio dei nuovissimi Istituti Tecnici Superiori, scuole speciali di tecnologia varate nel gennaio 2008: in Toscana sono 3 e "possono rappresentare - precisa Targetti - un interessante canale formativo di livello post secondario per preparare tecnici in aree ritenute strategiche ai fini dello sviluppo economico e della competitivit ". Due anni di lavoro, un disegno che parte ancora da pi lontano e "a cui - sottolinea la vicepresidente - alcuni presidi di istituti tecnici hanno creduto fin dall'inizio con l'adesione convinta di diverse e importanti imprese".

"Gli istituti tecnici superiori possono essere un'alternativa al percorso triennale universitario, scelto da molti a volte con non troppa convinzione a guardare i dati dell'alta dispersione e di quanti non arrivano al termine del corso di studi - ha proseguito l'assessore - C' un lavoro di sistematizzazione in corso. Ci sono alcuni nodi da risolvere. Ma sono convinta che sar un modello di successo, atteso da tempo, la cui forza sta nella novit del percorso formativo e nella presenza del mondo produttivo al suo interno".

In ciascuno degli ITS i corsi dureranno 4 semestri, per un totale di 1.800-2.000 ore, con didattica in laboratorio, tirocini obbligatori (anche all'estero) per almeno il 30% del monte orario complessivo e con la met dei docenti obbligatoriamente proveniente dal mondo del lavoro e delle professioni. Il titolo rilasciato sar un diploma (di "tecnico superiore") con la specializzazione acquisita.

Sono almeno cinque i corsi che in Toscana partiranno a settembre: con 20-30 posti per ciascun corso. Le aree tecnologiche su cui si sono indirizzati i tre ITS toscani riguardano l'efficienza energetica e il made in Italy (in questo settore sul sistema "moda" e sul sistema "meccanico").

Sono gi costituite e operanti, in base alla normativa nazionale, tre Fondazioni. Una -"Istituto Tecnico Superiore Energia e Ambiente, Efficienza Energetica", con sede in Colle Val d'Elsa; un'altra - "Istituto Tecnico Superiore MITA Made in Italy Tuscany Academy" con sede a Scandicci ; la terza - "Istituto Tecnico Superiore per la Manutenzione Industriale", con sede a Rosignano Marittimo, Pistoia e Firenze. I primi due partiranno con un corso a testa. Il terzo ne ha in programma gi tre: una per ciascuna provincia (Livorno, Firenze, Pistoia), con piccole differenze dall'una all'altra.

L'incontro al "Cenacolo di Sant'Apollonia" stato il primo momento di confronto comune consentendo alle Fondazioni di fare il punto sulle modalit e sui tempi di avvio. Sono intervenuti non solo i presidenti delle tre Fondazioni (Luciano Carapelli per l'ITS senese; Sandra Ragionieri Scotti per quello fiorentino; Pierangelo Terreni per quello livornese) ma anche tre rappresentanti dei rispettivi "Consigli di Indirizzo" (Walter Mosa di Power-One; Karlheinz Hofer di Gucci; Marcello Quarantelli di Seles Galileo Finmeccanica). I "Consigli di Indirizzo" sono gli organi ai quali, in ciascuna Fondazione, riservata la deliberazione degli atti essenziali per il raggiungimento degli scopi sociali.

Per costituire le Fondazioni degli ITS stata necessaria la convergenza di pi soggetti: Regione, enti locali, strutture formative accreditate per l'alta formazione, universit , imprese produttive, organismi di ricerca scientifica e tecnologica.

In tutta Italia risultano costituiti 58 ITS: si va dai 7 Lombardia ed altrettanti Emilia-Romagna e Lazio ai 6 del Veneto e ai 5 della Sicilia. Ad averne costituiti 3, oltre alla Toscana, anche Piemonte, Marche, Puglia, Campania. Non risultano ITS costituiti in Calabria, Basilicata, Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta.

Gli ITS hanno lo scopo di assicurare offerte rispondenti ai bisogni formativi differenziati consentendo percorsi formativi personalizzati per giovani e adulti in et lavorativa.

La sfida per i tre istituti tecnici superiori adesso quella di farsi conoscere. Stanno per partire vere e proprie azioni di marketing per illustrare il significato e le potenzialit di questo nuovo canale formativo nonch per raccogliere, materialmente, le adesioni e poter partire. Oltre ai corsi biennali, i tre istituti hanno in programma anche iniziative formative di pi breve durata.

Non ci saranno test e numeri chiusi. E' prevista una tassa di iscrizione ma sar modesta, assicurano i responsabili. Ai ragazzi sar comunque chiesto una conoscenza soddisfacente delle tecnologie informatiche, un livello minimo di conoscenza dell'inglese e della matematica.