12 settembre 2014
18:55

Enrico Rossi presenta il suo libro “Viaggio in Toscana” domenica alla Festa de l'Unità di Livorno

FIRENZE - Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, presenta il suo libro "Viaggio in Toscana" domenica 14 settembre alle 21.00 alla Festa Nazionale dedicata al Welfare in programma all'Ippodromo Caprilli a Livorno.

Il libro è un itinerario in 26 tappe e 204 incontri fuori dal Palazzo, con 12mila chilometri percorsi in otto mesi a bordo di una particolare "auto blu": una Fiat Punto bianca a metano da 1400 centimetri cubi. Quell'esperienza, così intensa e coinvolgente, da poche settimane è diventata un libro, il primo scritto da Enrico Rossi dopo quasi 15 anni di impegno amministrativo in Regione, da assessore alla sanità per dieci anni, da presidente per quasi cinque. Si compone di 166 pagine, costa 15 euro ed è edito da Donzelli. E' diviso in due parti: un'introduzione storico politica sul riformismo toscano e una cronaca di viaggio in 37 capitoli, più un'appendice, con le informazioni sulle singole tappe.

A Livorno Rossi dedica un capitolo dal titolo "Livorno e i livornesi. La città garibaldina alla ricerca di nuove passioni" in cui ne ripercorre la storia, definendola "città popolare con i livornesi che vivono sul mare, sugli scogli, esposti al sole, appena possono e per tutto il tempo che possono. Questa è una città aperta, abituata a convivere con diverse etnie, sin dalla fase del suo sviluppo voluto dai Medici e dai Lorena. Multietnica e multiculturale, già nel XVII secolo contava una numerosa comunità di ebrei non richiusa in un ghetto".

Quanto al recente cambio amministrativo Rossi afferma che "è una sconfitta dura, che colpisce al cuore il Pd. Questo drammatico scollamento, che si verifica per la prima volta tra la città e la sinistra di governo, ha origini nella crisi economica che ha aggredito questa parte della Toscana, colpendo più duramente che altrove. La disoccupazione è a livelli altissimi, viaggia a due cifre. Mentre le prospettive della ripresa sono incerte e l'economia mostra uno scarso dinamismo".

Che fare? Per il presidente Rossi il PD deve riscoprire la sua "diversità" berlingueriana "interpretando le grandi correnti di opinione, organizzando le aspirazioni del popolo, controllando democraticamente l'operato delle istituzioni". Poi combattendo il privilegio e difendendo poveri e gli emarginati, gli svantaggiati, facendo si che certi bisogni sociali e umani oggi ignorati siano soddisfatti con priorità rispetto ad altri, che la professionalità e il merito vadano premiati, che la partecipazione di ogni cittadino e di ogni cittadina alla cosa pubblica debba essere assicurata".
Infine dal momento che "il tipo di sviluppo economico e sociale capitalistico è causa di gravi distorsioni, di immensi costi e disparità sociali, di enormi sprechi di ricchezza […] quindi si possa e si debba discutere in qual modo superare il capitalismo inteso come meccanismo, come sistema, giacché esso, oggi, sta creando masse crescenti di disoccupati, di inoccupati, di emarginati, di sfruttati".
Secondo Enrico Rossi "Sono passati tanti anni dalle parole di Enrico Berlinguer che impressionano ancora per la loro attualità. Oggi, in forme nuove e con nuovi pensieri, da lì bisogna ripartire per ristabilire un legame profondo con il popolo e rilanciare un patrimonio di idee per cui la politica a sinistra torni a essere una passione".

E' con questo giudizio e con il capitolo dedicato a Livorno che il presidente conclude il suo libro "Viaggio in Toscana".