FIRENZE Le motivazioni che hanno portato i vertici delgruppo Esaote a varare il piano di ristrutturazione, presentato nei giorni scorsi alle organizzazioni sindacali,sono state illustrate oggi, nel corso di un incontro convocato dall'assessore alle attivit produttive credito elavoro Gianfranco Simoncini e al quale hanno partecipatooltre ad un rappresentante della Provincia di Firenze, imassimi dirigenti di Esaote , fra i quali il presidente Carlo Castellano e l'amministratore delegato del gruppo Carlos Alonso.
"L'azienda ha spiegato Simoncini ci ha illustrato lanecessit di mettere in atto un progetto complessivo dirazionalizzazione e rilancio per fare fronte alle crescenti difficolt di mercato e alla perdita di competitivit registrata negli ultimi anni a causa dell'agguerrita concorrenza a livello mondiale. Secondo l'azienda si trattadi un piano che non penalizza lo stabilimento di Firenzeche destinato a specializzarsi ulteriormente e a restare strategico all'interno del gruppo. Inoltre ha affermato anche l'intendimento di andare verso una gestione concordata degli eventuali esuberi legati al processo di riorganizzazione aziendale".
La Regione e le istituzioni hanno ribadito da parte loro la richiesta di salvaguardare e valorizzare, in particolare, le funzioni legate al settore ricerca e sviluppo. In particolare l'assessore Simoncini ha manifestato la disponibilit a mettere in campo opportunit e strumenti a sostegno di investimenti innovativi da parte dell'azienda, anche grazie alla nuova stagione di fondi europei. L'assessore ha ricordato a questo proposito i quasi 8 milioni di finanziamenti regionali che, per progetti di ricerca e sviluppo presentati singolarmente o insieme ad altri partner, Esaote ha ricevuto negli ultimi anni.
Auspicando la riapertura di un confronto positivo fra sindacati e azienda, Regione e istituzioni hanno poi assicurato che continueranno a seguire la vicenda che dovrebbe vedere, come prossimi appuntamenti, incontri a livello nazionale presso i ministero dello sviluppo economico e del lavoro.