Economia
Lavoro
18 dicembre 2018
16:25

Europa in Toscana, ecco i fondi europei di cui ha beneficiato Prato e provincia

PRATO - Molti pensano che sia inutile. In tanti si lamentano che lontana. "Ma non cos ripete il presidente della Toscana, Enrico Rossi L'euroscetticismo cresce anche perch dell'Europa spesso c' scarsa conoscenza". L'Europa vicina invece, ribatte. Vive attraverso i fondi che la Regione utilizza per rendere pi belli, sicuri e vivibili i quartieri delle citt . Anche Prato stato oggetto di un piano di integrazione urbana. Si fa sentire nel dare una mano alle imprese che vogliono farsi pi dinamiche, a sostegno del trasferimento tecnologico o per la mobilit sostenibile come ad esempio pu essere la realizzazione di una ciclabile; si palesa per la difesa dell'ambiente e contro i cambiamenti climatici, nei contributi al rinnovo di macchinari industriali meno energivori o in investimenti sul capitale umano e contro la disoccupazione. Non manca a sostegno della cultura e dei piccoli e grandi musei: il caso pratese pi recente e noto il Pecci di Prato.

Senza fondi europei insomma (e senza a volte le vituperate linee guida europee), senza la linfa vitale iniettata negli ultimi quindici anni dai vari programmi operativi che declinano in chiave regionale le politiche comunitarie di coesione, la Toscana (e tutta l'Italia) sarebbe meno sviluppata, meno dinamica e meno coesa. Ed quello che vuole dimostrare e ricordare il presidente della Toscana Enrico Rossi nel suo viaggio "L'Europa in Toscana", che nella provincia di Prato ha consumato oggi la terza tappa.

Ecco qualche numero, per capire.

Il bilancio dell'Europa
Alimentato da meno dell'1 per cento del Pil di ogni paese membro, il bilancio dell'Unione europea vale oggi circa mille miliardi di euro: agricoltura e politica di coesione (i cosiddetti fondi strutturali) sono le due poste principali e corrispondono a circa due terzi.

I fondi europei che oggi arrivano in Toscana sono l'equivalente dello 0,2 per cento del Pil regionale. Ma grazie gli imprenditori, numerosi, che ne hanno colto l'opportunit e grazie anche al cofinanziamento di Stato e Regione sono un volano importante di sviluppo.

Lo scorso maggio la Commissione europea ha presentato le proposte di regolamento per la programmazione 2021-2027:  un miliardo e 134 milioni a disposizione, con meno fondi per Pac e coesione e pi risorse per sicurezza e contrasto all'immigrazione (raddoppiate) e per il digitale e la ricerca.

Toscana virtuosa
I fondi strutturali sono spesso criticati perch molte Regioni li spendono male o in ritardo. La Toscana nel periodo 2007-2013 ha speso il 118 per cento dei fondi ricevuti, ovvero anche parte delle risorse che altri non sono stati in grado di impiegare e quindi sono state ridistribuite. Nel 2014, visto che l'Europa era in ritardo sulla programmazione, la Toscana ha addirittura anticipato le risorse dal proprio bilancio, per assicurare continuit agli interventi.

L'Italia versa all'Europa pi risorse di quante le tornino indietro; cio un cosiddetto contribuente netto. Per via del Mezzogiorno per anche il secondo paese beneficiario della politica di coesione, dopo la Polonia. Fino ad oggi ha impegnato il 36 per cento dei fondi della programmazione 2014-2020, che potranno essere spesi entro il 2023.

Dei 44 miliardi di euro di fondi Ue destinati all'Italia per il periodo 2014-2020, alla Toscana va tra Fesr e Fse circa un miliardo e mezzo. Va aggiunta la parte di cofinanziamento che sui singoli progetti mette lo Stato e la Regione. Altri 870 mila euro fanno capo al Feasr, il fondo per lo sviluppo rurale.

Fondi europei a Prato
Per il periodo dal 2007 al 2013 la Regione ha distribuito in provincia di Prato contributi dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale per oltre 68 milioni. Queste risorse hanno permesso investimenti per pi di 114 milioni distribuiti su 621 progetti. In tutta la Toscana i contributi del Fesr, nello stesso periodo, sono stati pari a 1 miliardo e 298 milioni di euro, per 2 miliardi e 309 milioni di investimenti.

Sempre dal 2007 al 2013 il Fondo sociale europeo, che non finanzia infrastrutture ma politiche per le persone, ha portato nel pratese  contributi per 31 milioni in 2.247 diversi interventi: a 659 milioni ammontano invece i finanziamenti in tutta la regione. Con il Feasr, fondo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, se ne aggiungono altri 870 (qualcosa pi cinque in provincia di Prato, pari a 835 progetti e oltre 9 milioni di investimenti finanziati).

La programmazione 2014-2020 ancora in corso: rimangono due anni per concludere il settennato e cinque per spendere le risorse. Grazie al Fondo di sviluppo regionale, a Prato e provincia sono stati sostenuti 290 progetti per  28 milioni e 192 mila euro di contributi.  Con quelle risorse (792 milioni la dotazione per tutta la Toscana, 445 milioni le risorse finora impegnate e 962 milioni gli investimenti innescati)  nel pratese sono stati resi possibili investimenti per 59 milioni e quasi 632 mila euro.  Con il Fondo Sociale europeo, sempre nel periodo 2014-2020, sono stati finanziati 1.084 interventi per oltre 16 milioni. I contributi finora concessi in tutta la Regione sono pari a 321 milioni, su una dotazione complessiva di 732 milioni. Grazie al Feasr, infine, a Prato sono stati concessi contributi per 7 milioni e 883 mila euro. Hanno interessato 87 progetti, permettendo alla fine oltre 22 milioni di investimento. Per tutta la Toscana la dotazione complessiva di 949 milioni (601 i contributi gi concessi).

Su www.regione.toscana.it/tour-europa-toscana le schede dei progetti pi importanti finanziati con i fondi europei.