Internazionale
Economia
9 gennaio 2019
15:54

Europa in Toscana, Rossi: "C'è bisogno di conoscere meglio l'Europa e di scommetterci di più"

AREZZO – Sfatare sull'Europa bufale e falsi miti. E' l'obiettivo del presidente della Toscana Enrico Rossi. "Per questo – dice – ho iniziato questo viaggio attraverso la Toscana".  E lo ha ripetuto più volte nel corso delle varie soste oggi in provincia di Arezzo. "Perché dell'Europa a volte si parla a vanvera" spiega mentre visita l'Aec di Subbiano, azienda leader  che anche con l'aiuto dei fondi europei investe e fa ricerca sui led intelligenti per illuminare le città.  "C'è chi critica l'Europa. Nell'Europa invece – sottolinea alla Cantina sociale dei vini tipici dell'aretino – conviene starci e bisogna starci: per i finanziamenti di cui la Toscana tutta, dal pubblico ai privati,  ha dato prova di buon utilizzo, per gli indirizzi e le idee, per il modo di ragionare". "Non si può tornare indietro – ribatte -, non si può buttare via il bimbo con l'acqua sporca, non si possono fare processi beceri".  "L'Europa andrebbe conosciuta meglio e sull'Europa, anzi – aggiunge – bisognerebbe scommettere di più. Occorrerebbe anche quadruplicare i fondi europei, trovando il coraggio mancato per farlo attraverso una web tax, una tassa sulle emissioni in atmosfera o sulle transizioni finanziarie".

L'Europa in Toscana (ed anche in provincia di Arezzo) ha più volti ed è un'immagine positiva: dalle scuole che vestono di tecnologia, stampanti 3d e robot laboratori e aule, avvicinando studenti e aziende, alle imprese che investono in innovazione e ricerca, dalle città che si fanno più sicure, belle e funzionali alle cantine sociali e i campi coltivati.

"Grazie anche ai fondi europei abbiamo abbattuto la  dispersione scolastica: eravamo al 17 per cento ed ora al 10, meno della media italiana " ricorda il presidente accolto da insegnanti e studenti dell'istituto omnicompresivo Marcelli di Foiano, che conta un istituto tecnico e due professionali  ma anche  una media, elementari e scuola dell'infanzia. Vecchi torni per la sagomatura di pezzi in metallo convivono con robot e computer: si formano meccanici e manutentori, con rapporti fitti con le aziende di Arezzo e Siena ed un progetto in ponte con la Mercedes Truck.  Un esempio di ottima sinergia.

"Abbiamo deciso qualche anno fa di investire sulle aziende più dinamiche ed è una scelta che ha pagato e portato ulteriore sviluppo" ricorda Rossi.  All'Aec di Subbiano, duecento dipendenti, hanno raddoppiato il fatturato in cinque anni. All'Ilapack di Foiano, novanta dipendenti nello stabilimento e 30 milioni di fatturato l'anno, si sono rafforzati e puntano a crescere ulteriormente. "Senza i fondi europei – dice Rossi – certe politiche e certi investimenti non si sarebbero potuti realizzare". 

Lo stesso vale in agricoltura. "La Toscana è prima per capacità di spesa in questo settore" ricorda Rossi ai giornalisti in una improvvisata sala conferenze, circondata da tini in cemento e gremita di viticoltori alla Cantina sociale dei vini tipici dell'aretino a Ponte a Chianni. "Abbiamo fatto – dice - una sforzo importante e i contributi ai viticoltori e alle cantine ha rafforzato l'export". A margine si parla anche del problema degli ungulati  Poi il presidente si dirige verso piazza Grande e la Fortezza di Arezzo, rinate anche grazie all'uso dei fondi europei per i progetti di innovazione urbana. L'ultima tappa, mentre il pomeriggio volge quasi al termine, è alla Zeus di Bucine, azienda che fabbrica silos e contenitori in acciaio inox (ma che ha realizzato anche la celebre 'colonna spezzata' del museo Pecci a Prato, l'opera di Anne e Patrick Poirier) e che con il contributo della Regione e dell'Europa ha investito per ridurre i consumi energetici e dunque le emissioni in atmosfera.

Ad accompagnare il presidente Rossi per tutto il viaggio in provincia di Arezzo c'erano oggi anche l'assessore ai trasporti e al territorio Vincenzo Ceccarelli e le consigliere regionali De Robertis e Vadi.