Infrastrutture e mobilità
23 ottobre 2014
15:40

Ferro al posto della gomma, la Regione ci crede. Presentato uno studio

FIRENZE Pi ferro e meno gomma per il trasporto delle merci? La Toscana spinge per provarci. "La Regione sta facendo investimenti importanti dice l'assessore ai trasporti Vincenzo Ceccarelli e anche Rfi e Trenitalia mi sembrano disponibili in tal senso. Certo gli investimenti si fanno dove ci sono possibilit di sviluppo: lo abbiamo fatto per il porto di Livorno e gli interporti di Guasticce e Prato". Ma le prospettive sono interessanti. La Toscana inserita all'interno di tutti i corridoi europei, a partire da quello che corre fino in Scandinavia o da Bologna si sposta verso la Polonia. La Regione crede all'intermodalit : ha realizzato anche un'indagine e uno studio su un campione di 100 aziende significative, potenzialmente interessate. Hanno risposto in trenta e il prossimo passo sar definire una proposta concreta da sottoporre loro. "Una proposta che vada incontro alle richieste emerse continua Ceccarelli -, giocando a carte scoperte". Con l'obiettivo di far incontrare domanda e offerta.

Lo studio, il primo fatto in Toscana, stato presentato stamani nel salone delle feste di Palazzo Bastogi, sede di alcuni uffici del Consiglio regionale. Con l'assessore Ceccarelli c'erano Mario Castaldo, direttore di Trenitalia Cargo, e rappresentanti di Rfi, il gestore della rete ferroviaria. Secondo quanto emerso dall'indagine, pi che ai tempi o all'affidabilit le aziende sembrerebbero interessate a costi, puntualit e flessibilit , disposte a valutare un eventuale passaggio al ferro e utilizzare di meno camion e tir se il prezzo a chilometro e tonnellata fosse pi basso del 5 o 10 per cento rispetto a quello sostenuto oggi, se maggiore fosse la puntualit ma anche pi ampia la flessibilit , visto che ben poche aziende toscane sono ora in grado di riempire da sole un convoglio. Ed in questa direzione che ci si muover .

"I vantaggi sarebbero per molti conclude l'assessore -: per le aziende e per chi viaggia sulle strade perch di meno sarebbero il traffico e i camion. Andremmo incontro agli obiettivi indicati dalla Ue e rafforzeremmo il nostro sistema di intermodalit . Il prossimo step sar quello di supportare i gestori del servizio a predisporre offerte mirate, a seconda delle specificit dei territori, al fine di arrivare ad un confronto diretto e costruttivo con le aziende".