Diritti
5 marzo 2013
14:33

Firenze 16 marzo 2013: memoria e impegno in ricordo delle vittime delle mafie

FIRENZE - "Le radici delle mafie sono certo al Sud, ma i rami e i frutti stanno a Nord". Cos questa mattina a Firenze don Luigi Ciotti, presidente di "Libera", nel palazzo della Regione Toscana, presentando la diciottesima edizione (Firenze, 16 marzo 2013) di una iniziativa ("Giornata della Memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie") per la quale sono attesi, nel capoluogo toscano, almeno 120/150 mila persone.

Si tratta di una manifestazione - promossa in collaborazione con "Avviso Pubblico" insieme a Regione Toscana, Comune e Provincia di Firenze, con l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica - per ricordare tutte le vittime delle mafie e rinnovare, nel loro nome, un radicale impegno di contrasto alla criminalit organizzata.

Quest'anno la Giornata, che tradizionalmente si svolge il 21 marzo nel primo giorno di primavera, viene anticipata a sabato 16 marzo per favorire una massiccia partecipazione di quanti (sono attesi 500 pullman nonch un treno speciale dalla Liguria) arriveranno da ogni parte del Paese. Lo slogan 2013 ("Semi di giustizia, fiori di corresponsabilit ") accompagner la giornata durante la quale si incontreranno a Firenze circa 600 familiari delle vittime di mafia, in rappresentanza di un coordinamento composto da oltre 5 mila familiari.

Partendo proprio dal tema della responsabilit ("Il modo migliore di fare memoria impegnarci tutti") e ricordato l'impegno, nella citt della strage di via Georgofili, di Nino Caponnetto, Pier Luigi Vigna, Gabriele Chelazzi, il presidente di "Libera" ha anche sottolineato la presenza, in Toscana, della massoneria citando una omelia (1994) del cardinale Carlo Maria Martini, nel Duomo di Milano, quando denunci la "corruzione bianca" in un discorso - ha aggiunto don Ciotti - "di impressionante, impressionante attualit ".

Insieme al presidente di "Libera" e con il referente toscano dell'associazione don Andrea Bigalli, intervenuta anche Stefania Grasso, rappresentante in "Libera" delle vittime della mafia, che ha invitato i giornalisti a "cercare e raccontare le storie" di chi ha combattuto le mafie pagando prezzi cos elevati. Presente anche Giancarlo Caselli, Procuratore Capo della Repubblica a Torino, secondo cui "delegare la lotta antimafia soltanto alle forze di polizia e alla magistratura perdente: insieme all'antimafia della repressione deve infatti funzionare l'antimafia della cultura e dei diritti".

La voce delle istituzioni stata portata, con il sostegno alla Giornata di "Libera", dalla vicepresidente di Regione Toscana Stella Targetti ("Siamo grati a Libera per la straordinaria attivit di stimolo alle coscienze che rappresenta l'argine principale contro il diffondersi delle illegalit "), dal presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci ("Le istituzioni e la politica debbono portare un contributo forte per mettere in campo gli antidoti necessari), dall'assessore all'Istruzione del Comune di Firenze Rosa Maria Di Giorgi che ha sottolineato il "grande lavoro svolto nelle scuole fiorentine" nonch il ruolo della macchina comunale nell'agevolare la manifestazione.

La marcia, sabato 16 marzo, partir attorno alle ore 9 dalla Fortezza da Basso per concludersi nello spazio antistante allo Stadio "Artemio Franchi": qui sar allestito un palco da cui saranno letti oltre 900 nomi di vittime delle mafie. Nel pomeriggio 17 seminari tematici (corruzione, doping, intrecci mafie/politica, ecomafie ...) e 7 spettacoli teatrali.

Venerd 15 marzo, nel pomeriggio, in Palazzo Vecchio, incontro tra i familiari delle vittime delle mafie e a seguire, in Santa Croce, una veglia di preghiera interreligiosa. Alle ore 21, presso Obi Hall, presentazione del "No crime festival" e spettacolo teatrale (sempre alle ore 21, presso la palestra Ridolfi) veglia organizzata dagli scout Agesci.

Programma integrale su www.libera.it

Articolo collegato:

Toscana: on-line nel sito della Regione la banca dati sui beni confiscati alle mafie