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19 settembre 2019
13:06

Fiumi senza plastica, la Regione chiama volontari, Comuni e Consorzi. Bugli: "Costruiamo insieme il manifesto collaborativo di Toscana Pulita"

FIRENZE - Il primo incontro c'è stato ieri, il prossimo sarà ad ottobre. La Regione Toscana ha deciso di chiamare e riunire tutti i cittadini impegnati nella tutela dell'ambiente, dalla raccolta della plastica sulle spiagge alla pulizia dei parchi e degli argini dei fiumi, e con loro costruire un percorso di collaborazione per raccogliere idee, buone pratiche da esportare ma anche sinergie da stringere.

E l'avvio di una manifesto collaborativo per una Toscana pulita, così come è stato con il libro bianco, ad esempio, due anni fa sulla sicurezza in Toscana. "Da tempo la Regione – spiega l'assessore alla presidenza e alla collaborazione Vittorio Bugli – incoraggia la collaborazione con i cittadini". Su questo solco è stato tracciato il libro verde "#CollaboraToscana". "Lo abbiamo fatto – racconta l'assessore - sostenendo le cooperative di comunità nei borghi e nelle frazioni più isolate, laddove si profila un rischio di spopolamento. Lo abbiamo fatto nelle politiche della sicurezza: soprattutto nei quartieri urbani più esposti. Lo abbiamo fatto nelle politiche di accoglienza e in quelle dell'innovazione tecnologica. E la risposta con i cittadini è stata sempre positiva". "Lo abbiamo già fatto anche per quanto riguarda l'ambiente – prosegue – Aver coinvolto i pescatori di Livorno nel progetto sperimentale Arcipelago Pulito, che ora esporteremo in altri porti, è stato decisivo. Allo stesso modo la collaborazione dei gestori degli stabilimenti balneari, dei villeggianti e dei turisti per spiagge pulite ha permesso che la legge regionale che mette al bando la plastica monouso dai litorali avesse effetti più incisivi".

Al primo incontro a Palazzo Strozzi Sacrati hanno risposto una cinquantina di associazioni, oltre a rappresentanti di Consorzi di bonifica ed Anci, l'associazione dei Comuni. Quasi tre ore in cui sono state avanzate proposte e suggerimenti, ma anche sono state spiegate le azioni in cui ciascuno è già impegnato: dalle ‘sentinelle del territorio' di un'associazione che ha adottato sull'appennino pistoiese il fiume Verdiana, che nasce a 1600 metri e si getta nel Lima a 400, che segnalano frane, smottamenti e la presenza di rifiuti e inquinanti, alla sensibilizzazione dei bambini, dai contratti di fiume che mettono insieme associazioni ed enti pubblici ai pescatori sportivi di San Sepolcro che hanno fatto del loro fiume un modello e un gioiello da mettere in mostra nelle fiere internazionale. C'è chi invita a guardare all'estero, dove si sta studiando il modo di riciclare anche i mozziconi di sigaretta. C'è chi, d'accordo chiaramente sulle pulizie degli argini, mette comunque le mani avanti e d avverta che, se fatte nei periodi sbagliati, creano danni alle piante a specie animali ‘fragili' come il fratino, un uccello a rischio di estinzione.

"L'idea di dar vita ad un numero telefonico unico a cui rivolgersi per avere il supporto delle istituzioni a risolvere i problemi che incontrano le associazioni è sicuramente una proposta a cui lavorare da subito – conclude l'assessore Bugli – Bene anche lo studio di riconoscimenti, come già stiamo facendo con Spiagge Pulite, per i cittadini più virtuosi e che si impegnano nella pulizia dell'ambiente, con l'obiettivo di ampliare il perimetro di chi è sensibilizzato. Sicuramente sarà utile lavorare con le scuole, preparando un "kit didattico" da utilizzare per gli incontri con le classi". L'assessore propone anche un sito internet è una app per condividere gli eventi. Il movimento dal basso è sicuramente utile e importante: la Toscana, si legge nella prima bozza di manifesto, è nella mani di ciascuno. Il futuro si cambia anche attraverso i gesti quotidiani. Ma la Toscana guarda anche al mondo, c'è scritto sempre nel manifesto. Necessaria è anche una strategia globale.