Cultura
13 giugno 2013
14:12

Fondi UE 2014-2020, Scaletti: 'Toscana laboratorio d'innovazione culturale'

FIRENZE - La Toscana si presenta all'appuntamento con il nuovo ciclo di programmazione europea 2014-2020 dei fondi strutturali contando su alcuni punti di forza; in particolare il fatto che oggi questa regione si propone come laboratorio d'eccellenza, in primo luogo per la tenuta del bilancio destinato alla cultura. "In questi anni pur difficilissimi, abbiamo scelto di non tagliare e oggi siamo ai vertici, fra le regioni italiane, per spesa in cultura" ha affermato stamani l'assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti chiudendo i lavori all'auditorium di S. Apollonia del seminario intitolato alla "Cultura nel fondi strutturali 2014-2020. La Toscana come laboratorio di innovazione".

"La scelta di non tagliare la spesa per la cultura deriva dal peso che l'investimento in cultura, direttamente e indirettamente, occupa nella societ e nell'economia toscana, e dal riconoscimento del ruolo che il settore culturale pu svolgere nei processi d'innovazione e di rilancio del nostro sistema produttivo". Basta ricordare il ruolo che l'offerta culturale ha avuto ad esempio nel favorire lo sviluppo di nuova domanda turistica e la sua estensione al di fuori dei tradizionali ambiti di attrazione. Ma anche che incide nell'economia con quasi 37mila occupati nel comparto, di cui 24mila impegnati nell'ambito delle arti drammatiche, visive e audiovisive; e di cui un terzo in regime di lavoro autonomo.

"Purtroppo la cultura non mai citata direttamente nei prossimi piani strutturali europei; il ciclo 2014-2020 lega strettamente gli interventi per la cultura e la valorizzazione dei beni culturali per un verso alla ricerca, allo sviluppo tecnologico e all'innovazione, per l'altro alla tutela dell'ambiente aggiunge Scaletti ; occorre quindi individuare i punti dei programmi europei nei quali inserirsi e fare della cultura un asse strategico che passi in modo trasversale attraverso le azioni di intervento sul tessuto sociale e produttivo. E' la cultura la chiave per mettere in moto tutto il progetto di un'Europa sostenibile, paritaria, fondata sulla crescita dei diritti e e del senso civile".