
“In una Regione come la Toscana, ricchissima di beni culturali, la figura delle tecniche e dei tecnici del restauro è molto preziosa. Nel 2023 abbiamo messo in campo un avviso, finanziato con oltre 1 milione di euro, che ha visto un interesse e un’adesione davvero significativi che ci porta a ritenere necessario proseguire su questa strada con un nuovo avviso”.
Lo ha detto l’assessora alla formazione professionale e al lavoro Alessandra Nardini partecipando questa mattina ad una tavola rotonda organizzata all'interno della 89° edizione della Mostra internazionale dell’Artigianato in corso a Firenze.
La decisione di rifinanziare l’avviso per “Tecnico del restauro dei beni culturali”, pubblicato nel 2023 e da cui sono nati 4 progetti triennali ancora in fase di svolgimento, giunge, spiega Nardini, “dopo una richiesta avanzata dalle associazioni datoriali fiorentine e toscane - Cna, Ance, Legacoop e Confartigianato - ed un confronto in Commissione Regionale Permanente Tripartita, luogo istituzionalmente deputato alla concertazione su formazione e politiche attive del lavoro. Dal confronto sono emersi un giudizio positivo unanime sui progetti attivati e la condivisione riguardo la necessità di proseguire con questo impegno, anche alla luce del fabbisogno formativo segnalato dalle imprese del settore, in particolare in alcuni territori”.
Nel 2023, attraverso il Fondo Sociale Europeo, la Regione Toscana stanziò un milione di euro per formare circa 60 tecnici del restauro dei beni culturali. I quattro progetti sono stati avviati lo scorso anno negli ambiti "manufatti scolpiti in legno, arredi e strutture lignee", "manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile", "superfici decorate dell’architettura", "materiali lapidei, musivi e derivati". Vedono la partecipazione di 64 persone maggiorenni disoccupate o inattive e si concluderanno nel 2027.
I corsi di formazione – inquadrati nella normativa ministeriale sui beni culturali – si articolano in 2.700 ore, il 60% delle quali è dedicato ad attività pratiche in laboratorio o cantiere su manufatti qualificabili come beni culturali.
Il tecnico del restauro dei beni culturali è la figura professionale che collabora con il restauratore. Interviene per limitare i processi di degrado dei beni ed assicurarne la conservazione. Garantisce la corretta esecuzione delle operazioni, sotto la direzione ed il controllo diretto del restauratore. Si occupa della preparazione dei materiali necessari agli interventi ed è responsabile della cura dell’ambiente di lavoro e delle attrezzature.