Ambiente
26 luglio 2018
15:07

Fratoni dal ministro Costa presenta le priorità della Toscana: "Incontro positivo, ma terrò alta l'attenzione"

FIRENZE - "Un incontro positivo, ma terrò alta l'attenzione". Così l'assessore all'ambiente Federica Fratoni al ritorno dall'incontro a Roma di tutti gli assessori regionali con il ministro dell'ambiente Sergio Costa. Al centro del suo intervento, che aveva il compito di illustrare le tematiche su cui la Regione Toscana ha impostato la politica ambientale e i nodi più urgenti, Fratoni si è concentrata sulle tre priorità della Toscana sulle quali ha richiamato la particolare attenzione del Governo: i rifiuti con il pacchetto legato all'economia circolare e alla "end of waste", i fanghi da depurazione e il programma di interventi di difesa del suolo che prevedono il finanziamento da 1 miliardo di fondi CIPE.

"E' stato un incontro positivo – ha detto Fratoni – perché il metodo che ci siamo dati è quello di fissare una cadenza sistematica per affrontare temi e questioni. Non nascondo la preoccupazione per lo smantellamento dell'unità di missione Italia Sicura, ho voluto pertanto ribadire il ruolo forte del commissario di governo, il presidente Enrico Rossi, come elemento da garantire per dare un'oggettiva accelerazione alle opere di messa in sicurezza. Si apre un percorso che intendo orientato alla massima collaborazione e rispetto nel quale però terrò alta l'attenzione sul mantenimento degli impegni per dare le risposte che i cittadini toscani meritano di avere".

Le tre priorità della Toscana illustrate al ministro Costa:

Rifiuti e pacchetto economia circolare con la end of waste - La richiesta arriva in ragione dei tavoli avviati con i distretti produttivi. Dal Ministero si deve acquisire l'autonomia delle Regioni per definire la cessazione della tipologia di rifiuto dal materiale recuperato dai vari cicli produttivi per essere avviato a recupero e riuso nell'ottica comunitaria di favorire il recupero di materia. In particolare, la richiesta di intervento riveste carattere di massima urgenza avuto riguardo alla situazione di estrema criticità venutasi a creare a seguito della Sentenza del febbraio 2018 pronunciata dal Consiglio di Stato relativa a un caso della Regione Veneto, con la quale il Giudice amministrativo ha stabilito che i criteri per la cessazione di qualifica di rifiuto "caso per caso" non possono essere definiti dalle Regioni, o da enti da essa delegati. La sentenza ha costituito un precedente che a livello gestionale ha comportato per le Regioni il blocco di tutte le autorizzazioni, atti o provvedimenti con i quali veniva stabilita la cessazione "caso per caso" della qualifica di rifiuto per determinati materiali.

Fanghi di depurazione -  Fratoni ha sollecitato la revisione del Decreto legislativo 99/92 relativo alla spandimento dei fanghi in agricoltura a fronte anche della recente sentenza del TAR della Lombardia che, bloccando di fatto tale attività della Regione Lombardia, ha ulteriormente limitato la possibilità di sbocco per i fanghi di depurazione del sistema idrico toscano.

Finanziamenti per la difesa del suolo - sollecitazione dello sblocco fondi - Si è sollecitato lo sblocco dei fondi stanziati con la legge di stabilità, oltre 1 miliardi di euro, per le opere di messa in sicurezza, oltre a quelli legati all'antisismica negli edifici scolastici. A gennaio 2018 la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di Missione contro il dissesto idrogeologico – Italiasicura ha richiesto ai presidenti delle Regioni del Centro-Nord di attivare nuovi Accordi di Programma da stipulare in tempi stretti e da approvare da parte del CIPE. I relativi stanziamenti (oltre 1 Miliardo di euro), specificamente destinati alle Regioni del Centro–Nord, sono stati previsti dalla legge di stabilità 2018.

L'Accordo contiene un programma di interventi selezionati sulla base delle priorità e dei punteggi che i progetti hanno acquisito nell'ambito del Repertorio Nazionale per la Difesa del Suolo L'istruttoria tecnica è già stata fatta dalle Regioni che hanno pronti i programmi di intervento condivisi con la struttura di missione Italiasicura ed i relativi Accordi. Avendo preso atto dello scioglimento della struttura di missione e del passaggio di funzioni al Ministero dell'Ambiente, si sollecita una tempestiva ripresa del percorso avviato che porti all'avvio dei programmi di intervento.