Le attività degli impianti geotermici attivi nella zona del monte Amiata non presentano problemi per per la salute dei cittadini, ma il passato minerario dell'area, legato alla presenza di minerali come arsenico e tallio, impongono ulteriori studi e approfondimenti in particolare sul rischio di contaminazione delle acque non potabili. E' quanto emerge dall'indagine “In vetta” coordinata da Ars e commissionata dalla Regione Toscana, presentata nei giorni scorsi a Firenze.