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18 novembre 2021
16:04

Giani all'Imt di Lucca: "Un crogiolo di innovazione a livello internazionale"

Questa mattina il presidente della Regione e l'assessora Nardini sono intervenuti alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'istituto

Giani all'Imt di Lucca:

“Un crogiolo di innovazione a livello italiano, europeo e nel mondo”. Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha definito la città di Lucca e la Scuola Imt alti studi, dove questa mattina è intervenuto nel corso dell’inaugurazione dell’anno accademico 2021/2022. “La vivacità culturale di questa città è stata confermata dalle iniziative che si stanno sviluppando”, ha detto Giani formulando un “grande augurio” agli studenti che “rendono sempre più ricca l’esperienza dell’Imt”.

“Dalla Regione – ha aggiunto il presidente - c’è la massima disponibilità ad essere parte di questo processo di crescita che colloca la realtà dell’Imt tra i più importanti e prestigiosi istituti di ricerca e di formazione, contribuendo a consolidare la Toscana come punto di riferimento internazionale”.

In apertura di cerimonia è intervenuta anche l’assessora a Università e ricerca Alessandra Nardini che ha rivolto i propri auguri a studentesse e studenti, docenti, personale tecnico-amministrativo e “uno speciale in bocca al lupo” al nuovo direttore dell’Istituto, il professor Rocco De Nicola “con cui – ha affermato Nardini – ho già avuto un confronto e sono certa di una proficua collaborazione come quella che c’è stata con il suo predecessore, il professor Pietrini, a cui invio nuovamente i miei ringraziamenti”.

L’assessora ha sottolineato che oggi viene inaugurato un anno accademico "speciale”, perché è l’anno della ripartenza e del ritorno di lezioni e attività in presenza, “una dimensione quest’ultima – ha aggiunto Nardini – che come Regione abbiamo sempre cercato di tutelare il più possibile, tenendo insieme diritto allo studio e diritto alla salute". “Università, ricerca, diritto allo studio – ha concluso Nardini – devono essere sempre più pilastri della nostra società, a cui le istituzioni non dovranno far mancare risorse e investimenti”.