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Pisa
17 dicembre 2022
16:32

Giani sul Sant'Anna di Pisa: "Una Scuola dove si impara la complessità del mondo"

Il saluto del presidente in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico, cui ha partecipato l'assessora Nardini

Giani sul Sant'Anna di Pisa:

“Sono i luoghi del sapere come la Scuola Superiore Sant’Anna che portano contributi determinanti per la crescita della nostra civiltà in tutte le sue sfaccettature a cominciare dai diritti umani, civili e politici, economici, sociali e culturali”. 
E’ il commento del presidente Eugenio Giani e della assessora a istruzione, formazione, università e ricerca, pari opportunità Alessandra Nardini dopo le parole del presidente emerito della Corte costituzionale Giuliano Amato nella Lectio magistralis pronunciata questa mattina prima di ricevere il dottorato honoris causa in Law alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2022/ 2023.
La mattinata si è aperta nell’Aula Magna della Scuola con l’intervento della ministra dell’Università Anna Maria Bernini.
“In un momento storico come il presente – continuano Giani e Nardini -, con una guerra alle porte dell’Europa, con quanto sta avvenendo in Iran e in altre parti del mondo, il nostro plauso va a istituzioni come la Scuola Superiore Sant’Anna dove i docenti permettono alla comunità accademica e al Paese di comprendere quanto sta accadendo formando donne e uomini in grado di affrontare e comprendere la complessità del mondo e affrontare le sfide dell’umanità in cammino valorizzando la ricchezza delle persone in movimento”.
Nardini si è poi focalizzata sull’impegno portato avanti dalla rettrice del Sant’Anna Sabina Nuti per far crescere l’istituzione. “Durante la pandemia, finalmente a tutti i livellI, ci si è resti conto di come università, ricerca e scienza siano fondamentali. Mi auguro che questa consapevolezza resti salda e che coerentemente gli investimenti di questa ripartenza siano indirizzati verso questi campi, per garantire e sostenere il diritto allo studio e la ricerca. Dobbiamo far ripartire – come ha detto molto bene il rappresentante degli studenti stamani – l’ascensore sociale che da troppo tempo nel nostro Paese si è bloccato. Proseguire il proprio percorso di studio, farlo fino ai livelli più alti, deve essere un diritto e non un privilegio. Chi proviene da una famiglia con condizioni economiche più difficili o da una famiglia dove i genitori non sono laureati, deve avere le stesse opportunità. Per questo voglio fare un plauso al Sant'Anna che in questi anni ha concentrato la sua attenzione su questo tema.  Accanto a questo voglio sottolineare anche la necessità di superare quella segregazione orizzontale che nel percorso formativo prima, e nel mondo del lavoro dopo, vede ancora oggi una scarsa presenza femminile nelle cosiddette materie STEM."