Salute
18 marzo 2011
17:56

Giappone, i risultati degli accertamenti sui primi rientrati

FIRENZE - Sono 20 le persone di ritorno dal Giappone (componenti del Maggio e privati cittadini) che si sono finora presentate nei due Centri dedicati di Careggi e Pisa. 14 a Careggi e 6 a Pisa. Delle 14 che si sono presentate a Careggi (di cui 10 componenti del Maggio Fiorentino), 11 hanno mostrato piccole tracce di Iodio 131, quantit che, secondo gli esperti di Careggi, non hanno alcuna rilevanza dal punto di vista clinico. Nessuna positivit , al momento, per le 6 di Pisa, sulle quali per sono stati fatti solo gli accertamenti radiometrici esterni (i risultati degli esami delle urine sono attesi per luned ).

"Le dosi rilevate - spiega il professor Giampaolo Biti direttore della radioterapia di Careggi - sono inferiori di un migliaio di volte a quella che viene somministrata giornalmente nelle migliaia di pazienti che in tutto il mondo sono sottoposti all'esame della tiroide con scintigrafia (30 microCurie) ed almeno centomila volte inferiore alle somministrazioni di iodio 131 effettuate a scopo terapeutico per ipertiroidismo (5 milliCurie). E la letteratura internazionale consolidata da oltre mezzo secolo non ha mai osservato in coloro che sono stati sottoposti a indagini sulla tiroide od a terapie per ipertiroidismo effetti collaterali gravi o tumori radio indotti. Queste quantit si riducono progressivamente, fino a sparire nel giro di 120 giorni".

A Careggi. Nell'Azienda ospedaliero universitaria Careggi, a partire dal 16 marzo ad oggi sono stati eseguiti esami sulla raccolta di urine delle 24 ore per la rilevazione di contaminazione radioattiva relativi a 14 cittadini, di cui 10 del Maggio Fiorentino provenienti dal Giappone e specificamente dall'area di Tokyo. Lo dichiara Valter Giovannini, direttore sanitario di Careggi. "Di questi - precisa il dottor Cesare Gori, direttore della Fisica sanitaria di Careggi - 11 (8 fra i componenti del Maggio e 3 altri cittadini) controllati mostrano piccole tracce di iodio 131 con valori non superiori a 40 Becquerel".

"Queste differenze - spiega il professor Alberto Pupi direttore della medicina nucleare di Careggi - pur su livelli complessivi minimi di radioattivit , dipendono dal momento del prelievo delle urine rispetto al momento in cui l'individuo venuto in contatto con lo Iodio 131. Ad esempio, se nelle urine dopo 5 giorni dalla inalazione dello Iodio 131 presente 1 Becquerel, nella tiroide il giorno della inalazione, erano presenti circa 1.300 Becquerel, pari a 30 nanoCurie (miliardesimi di Curie)".

"Tutte le persone risultate positive - conclude Giovannini - saranno contattate e inserite in specifici protocolli di controllo che prevedono un monitoraggio nelle prossime settimane in relazione ai risultati delle indagini. Siamo quindi di fronte a una situazione che non ha aspetti di rilevanza dal punto di vista clinico e che quindi per adesso esaminiamo unicamente sotto il profilo sanitario".

A Pisa. All'Unit di fisica sanitaria dell'ospedale Santa Chiara di Pisa si sono presentate fino ad oggi pomeriggio 6 persone. Sono state visitate e, all'esame radiometrico esterno, sono risultate tutte e 6 negative. Luned si avranno i risultati dell'esame delle urine.

I due Centri dedicati. I due Centri dedicati istituiti dalla Regione, lo ricordiamo, sono nelle due aziende ospedaliero-universitarie di Careggi e di Pisa. A Careggi i cittadini possono andare al pronto soccorso, a Pisa all'Unit di fisica sanitaria dell'ospedale Santa Chiara. A questi centri dedicati dovranno rivolgersi solo le persone che rientrano dal Giappone, e in particolare dalle zone intorno alla centrale nucleare di Fukushima.

La Commissione regionale per la prevenzione dei rischi da radiazioni ionizzanti. E' composta da dirigenti dell'assessorato, medici nucleari, radioterapisti, fisici nucleari. Si riunita stamani, e ha validato il protocollo gi in atto nel Centro dedicato dell'azienda ospedaliero universitaria di Careggi, con le indicazioni valevoli per le persone che rientrano dal Giappone.

Nel Protocollo si stabilisce che gli utenti devono essere presi in carico dalla struttura operativa individuata dall direzione sanitaria. Oltre all'anamnesi individuale, devono essere annotati su un'apposita scheda anche la zona del Giappone da cui provengono (in particolare la distanza da Fukushima) e il periodo di soggiorno. Prima l'utente sar sottoposto ad una misurazione strumentale esterna per ricercare la presenza di un'eventuale emissione di radiazioni. Poi all'utente viene consigliata la raccolta di urine delle 24 ore, previa acquisizione di consenso informato. A coloro che aderiscono viene consegnato il contenitore per la raccolta, con le indicazioni su come consegnare il campione e come ritirare il referto. Sul campione di urine viene effettuata la ricerca dello Iodio 131 e del Cesio 137.