Istituzioni
27 gennaio 2018
14:32

Giorno della Memoria, all'inaugurazione dell'anno giudiziario un richiamo forte sulle leggi razziali

FIRENZE - Nel Giorno della Memoria che la Regione ha vissuto ieri con ottomila studenti da tutta la Toscana un richiamo, nelle cerimonie di apertura dell'anno giudiziario, alle leggi razziali che precedettero le deportazioni era atteso. E le parole non hanno concesso sconti.

"La ricorrenza dei settanta anni della Costituzione  - ha sottolineato a Firenze la presidente della Corte di appello, Margherita Cassano -  coincide con un'altra data molto dolorosa: gli 80 anni delle leggi razziali, promulgate dalle dittature nazi-fasciste, vero e proprio orrore umano e giuridico. Il Giorno della memoria ci impegna testimoniare la ferita aperta da un genocidio e a non considerarla solo una pagina di storia passata, ma un monito quotidiano a restituire dignit individuale alle vittime e a rendere il rispetto di ogni uomo un vero e proprio imperativo morale". Quelle leggi furono un "evento infausto, terribile e disumano si sofferma Maria Elisabetta Casellati, componente laico del Csm mentre la Costituzione del 1948 un baluardo di civilt , agli antipodi dunque di quella scellerata ignominia".

Il presidente dell'ordine degli avvocati di Firenze, Sergio Paparo, va ancora oltre e si pone un pesante interrogativo: "Siamo sicuri che la cultura che rese possibile quelle leggi non sopravviva oggi nella primazia della logica del profitto sempre e comunque, nella cultura della mancanza di solidariet , nell'odio sulla rete?". Un pericolo a cui rispondere con i valori incardinati nella Costituzioni e di una giustizia per tutti.