Cultura
26 gennaio 2012
11:08

Giorno della Memoria, Rossi ai giovani: 'Ragionate con la vostra testa, attenti alle parole malate'

FIRENZE "Siete la Toscana del futuro, per questo vi lancio due messaggi, due impegni: ragionate sempre con la vostra testa e fate attenzione alle parole malate. Eliminiamo dal nostro lessico termini come vucumpr , badanti, clandestini e extracomunitari e anche quelle parole offensive rivolte agli omosessuali. Parole che non sono adeguate alle persone. Parole che possono insinuarsi nella nostra normalit e farsi veicolo di quel razzismo sottile che dobbiamo invece combattere".

E' l'invito che il presidente Enrico Rossi ha rivolto stamani agli oltre diecimila giovani presenti al Nelson MandelaForum in occasione del Giorno della Memoria.

"In una giornata come quella di oggi ha proseguito Rossi - dedicata ai due cittadini senegalesi uccisi a Firenze, vi invito a sostenere la campagna nazionale per i diritti di cittadinanza "L'Italia sono anch'io". Ci bastano 50mila firme ma se ne raccogliamo 100mila meglio. La Toscana promuover anche una legge di iniziativa regionale e proporr alle altre Regioni di fare la stessa cosa in modo da sollecitare il Parlamento perch intervenga a favore del riconoscimento della cittadinanza e del diritto al voto a chi nasce nel nostro Paese. In Italia sono pi di un milione coloro che aspettano la cittadinanza. E in Toscana ci sono pi di 60mila giovani che amano e soffrono come voi, che sono gi fratelli d'Italia ma che attendono solo il diritto di essere ufficialmente riconosciuti come tali".

"Siamo qui per celebrare il giorno della Memoria, per ricordare l'Olocausto ha poi osservato il presidente una parola che deriva da due parole del greco antico, (tutto intero) e (brucio) che vogliono dire: bruciato tutto intero. Un significato agghiacciante. Si trattato di uno sterminio che ha riguardato oltre 6 milioni di ebrei, quasi il doppio dei cittadini della Toscana oggi. Uno sterminio di tipo industriale, concepito da una lite ma accettato da tante persone normali che hanno anche collaborato, o non si sono ribellate, perch questa organizzazione perfetta di morte funzionasse. Come stato possibile? Quale lezione ci lascia la storia perch questo orrore non accada pi ? Bisogna innanzitutto ascoltare le testimonianze e riflettere".

Il presidente ha quindi citato un brano di Primo Levi, "che stato ebreo partigiano e deportato a Auschwitz" e in cui lo scrittore invita ad essere diffidenti verso chi cerca di convincere con mezzi diversi da quelli della regione. E' meglio rifuggire dalle verit rivelate, anche se le troviamo comode ed meglio accontentarsi di verit pi modeste, meno entusiasmanti ma che si possano verificare.

Da qui i due messaggi di Rossi ai giovani, a ragionare sempre con la propria testa e a non cercare scorciatoie "perch siamo tutti responsabili dei nostri atti, e ci sono situazioni in cui giusto disubbidire se ci vengono imposte azioni contro la libert e il rispetto della persona".

E poi a fare molta attenzione a come si usano le parole che possono racchiudere il germe del razzismo, che cos lentamente si insinua nella societ o nella nostra testa. "Dopo l'uccisione dei due senegalesi e il ferimento degli altri tre, ho letto e sentito commenti che mi hanno fatto rabbrividire ha ricordato Rossi - Per fortuna la Toscana ha fatto una grande manifestazione di civilt che ci ha riscattato. Ma sulla strada di questo razzismo sottile siamo andati fin troppo avanti. Ecco dunque il mio contributo: eliminiamo frasi pericolose come i neri sono svogliati ma ci rubano il lavoro', i cinesi lavorano tanto ma non si integrano', i rom non si lavano', ma soprattutto la frase farebbero bene a rimandarli tutti a casa'.

"Impegniamoci per questo obiettivo di eguaglianza e democrazia ha concluso Rossi - , per essere protagonisti e pensare con la nostra testa. Perch la civilt del futuro non sia fatta da razze, ma da una sola razza, la razza umana, in cui siamo tutti uguali e tutti diversi".