Economia
22 dicembre 2015
19:02

Hitachi, Rossi: "Un riconoscimento della qualità e capacità toscane"

FIRENZE - La Regione Toscana apprende con favore la notizia della scelta di Hitachi Rail Italy di produrre a Pistoia 29 treni destinati al Regno Unito, per un valore di 500 milioni.

"Come evidenzia l'azienda - commenta Rossi - si tratta di un importante riconoscimento per la qualità della progettazione e le capacità realizzative presenti in Toscana".

"D'altronde – precisa il presidente – che il problema fosse costituito dai dirigenti apicali della vecchia Ansaldo Breda e Finmeccanica e non già dai lavoratori, è sempre stato chiaro a tutti. Solo con l'arrivo di Maurizio Manfellotto, primo amministratore delegato ad intendersi di treni, si è avviato un percorso di riorganizzazione, poi completato dall'acquisizione di Hitachi. A questa prima commessa mi auguro possano seguire altre soddisfazioni per l'azienda, anche nel mercato dei treni regionali. Hitachi oggi è l'unico operatore in Italia con una catena di fornitura integrata, dall'ingegneria, alla produzione di tutte le componenti del materiale rotabile, all'assemblaggio finale, ovvero tutti gli ingredienti necessari per garantire qualità ed affidabilità del trasporto su ferro anche a livello regionale".

Il presidente Rossi ha ricordato che con i vertici di Hitachi Rail Italy la Regione ha avviato un confronto sugli sviluppi industriali attesi, le opportunità offerte dal distretto ferroviario toscano (con oltre 110 PMI e 4 Università), nonché le potenzialità della piattaforma tecnologica sperimentale di Italcertifer a Firenze presso l'Osmannoro (società del Gruppo FS partecipata dalla stessa Toscana e da 4 Università).

"La Toscana - sottolinea - ha messo a disposizione di Hitachi anche i propri servizi di supporto agli investitori stranieri ed è pronta sia ad affrontare eventuali questioni autorizzative, in coordinamento con altri enti pubblici, sia ad approfondire le future opportunità in campo di R&S e formazione".

In Toscana hanno già sede diverse multinazionali giapponesi nei settori della meccanica, energia, dispositivi medici e moda, spesso attratte da competenze specialistiche o artigianali, a cui potrebbe presto far seguito anche Hitachi.