Cultura
8 marzo 2017
17:19

Il 10 marzo si inaugura la mostra su Bill Viola. Barni: "L'arte che sa unire passato e presente"

FIRENZE - Arte impegnata, diffusa sul territorio e sempre pi alla portata di un pubblico vasto. Arte (quella contemporanea) capace anche di creare un ponte con il passato, che non solo una bellezza da contemplare ma da anche da reinterpretare attraverso i linguaggi moderni.

La vice presidente ed assessore alla cultura della Toscana, Monica Bani, approfitta della presentazione stamani della retrospettiva su Bill Viola che si apre il 10 marzo e sar visitabile fino al 23 luglio per sottolineare la sintonia e comunanza di idee tra la Regione e la Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze, che questa mostra l'ha appunto voluta.  "C' sintonia sui temi scelti e proposti dice che sono temi caldi e profondi, spinosi anche a volte e che riguardano il nostro presente e  il mondo che ci circonda, perch l'arte pu aiutare a riflettere. C' sintonia anche nel rapporto tra contemporaneo e passato, che non solo contemplazione ma pu diventare rivisitazione ed  appunto il  caso di questa mostra. E poi c' il tema dell'accesso all'arte: da questo punto di vista il lavoro educativo svolto sui pi piccoli ma anche sui grandi e gli anziani importantissimo, come la scelta di coinvolgere i territori".

Era affollata stamani la conferenza stampa e preview a seguire per la presentazione della retrospettiva sull'artista americano del Queens nato sessantasei anni fa a New York, che Palazzo Strozzi a Firenze ha scelto di dedicare a Bill Viola, inventore della video art. 

L'artista a  Firenze era gi un po' di casa. Ci ha passato qualche tempo a met degli anni Settanta. E' stato ispirato  nel suo lavoro dai capolavori del Rinascimento fiorentino e "Rinascimento elettronico" si intitola infatti la mostra. Ma l'evento che si inaugurer tra due giorni unico anche perch , con l'occasione, le installazioni dell'artista americano dialogheranno con cinque opere che gli hanno suggerito altrettanti lavori, in una straordinaria esperienza  di immersione tra spazio, immagine e suono. Una mostra, ventisei tessere di un unico mosaico,  fatta di ricerca tecnologica e riflessione estetica ma anche (e soprattutto) di emozioni, la vita e la morte prima di ogni cosa, la sofferenza, la catarsi e l'autodistruzione pure, con "lo sguardo  - come sottolinea l'artista - per andare pi lontano nella percezione di un soggetto", oltre la realt che appare, "per rendere visibile l'invisibile".

Cos accanto ai lavori di Bill Viola sono esposte a Palazzo Strozzi la "Visitazione" del Pontormo, il "Cristo in piet " di Masolino da Panicale, "Il diluvio universale" di Paolo Uccello, l'Adamo e Eva di Lukas Cranach e fuori mostra il dialogo tra contemporaneo e antico prosegue con la "Maria Maddalena penitente"  di Donatello e la "Piet Bandini" di Michelangelo al Museo dell'Opera del Duomo. La retrospettiva si allarga anche al Museo di Santa Maria Novella, gli Uffizi e il Museo della Collegiata di Empoli, dove trovano spazio altre tre opere dell'artista americano. 


Per saperne di pi sulla mostra:
www.palazzostrozzi.org/mostre/bill-viola/