Diritti
Istituzioni
8 luglio 2016
18:28

Immigrazione, Bugli: "In questa fase non va trascurata nessuna forma di accoglienza"

FIRENZE - "Il modello di accoglienza costruito dalla Toscana, quello dell'accoglienza diffusa, un modello acquisito, con cui tutti si dichiarano d'accordo, ma questo non toglie che di fronte alle nuove difficolt da affrontare, sia necessario, ribadendo questo modello, battere nuove strade, e anche forme di sperimentazione. E' quanto la Regione Toscana sostiene insieme ad Anci Toscana e che ha messo a punto in una nuova proposta di protocollo inviata al governo una quindicina di giorni fa".

Cos l'assessore alla presidenza e alla sicurezza e immigrazione Vittorio Bugli che intervenuto oggi alla tavola rotonda conclusiva della giornata molto partecipata di Dire e fare dedicata al tema immigrazione. Con lui e con il giornalista Stefano Liberti nel ruolo di moderatore c'erano Matteo Biffoni, presidente di Anci Toscana e responsabile della commissione immigrazione e Domenico Manzione, sottosegretario al Ministero dell'interno.

"Ma cosa proponiamo? ha proseguito Bugli Tenendo conto che sono ancora una settantina i Comuni in Toscana che non hanno accolto profughi e che ce ne sono molti al di sotto della media, vanno introdotti a nostro parere dei meccanismi premianti per chi accoglie e fa. E disincentivanti per chi finora ha detto no. Troviamo insieme, sedendoci intorno a un tavolo con il Governo, delle formule per far funzionare un meccanismo del genere. Va anche preso atto che la Toscana abbastanza in affaticamento visto che le strutture cominciano a mancare. Dobbiamo riprendere un po' fiato. L'anno scorso la Regione ha lavorato per mettere a disposizione vari suoi immobili. Ora dovrebbero darsi da fare in questo senso anche i vari ministeri e le agenzie dello Stato o che ruotano intorno ad esso".

Tra le vie sperimentali da percorrere Bugli ha sollecitato il governo, attraverso il sottosegretario Manzione, a sbloccare la soluzione dell'accoglienza in famiglie. Il sottosegretario ha dato la notizia che il provvedimento che consente il via alla firma del Ministro.

"Anche la possibilit dell'accoglienza in appartamenti messi a disposizione da privati sarebbe - ha detto ancora l'assessore un altro serbatoio importante da utilizzare. In questo momento dobbiamo ragionare facendo altri passi importanti per coloro che sono da tempo ospiti, che conoscono la lingua e sono pi autonomi. Per esempio perch non utilizzare i tanti borghi abbandonati o le strutture del patrimonio agricolo o forestale per avviare anche dei percorsi di inserimento ulteriore dei migranti? Questo farebbe fare un salto di qualit all'accoglienza, uscendo da un percorso puramente assistenziale per avviarli - ovviamente chi di loro in grado di farlo in una direzione formativa che poi rende pi facile l'integrazione".

L'assessore Bugli ha poi richiamato la necessit di velocizzare le procedure di riconoscimento e di sperimentare percorsi di rimpatrio volontario.