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Territorio e Paesaggio
26 settembre 2014
15:35

Impianto Montenero, Regione a Ministero: insufficiente la documentazione di Gesto Italia

FIRENZE - La Regione Toscana ha proposto al Ministero dell'Ambiente di richiedere ulteriore documentazione sul progetto per l'impianto pilota Centrale geotermica Montenero non ritenendo sufficiente la documentazione presentata dalla Gesto.

Il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale prevede infatti che la Regione fornisca un parere al Ministero, autorit competente, acquisendo il parere delle amministrazioni interessate e dei settori regionali competenti.

Qualora la Gesto Italia SRL, azienda titolare del progetto, non ottemperasse alla richiesta di integrazioni, il parere regionale sar negativo.

Nelle oltre 30 pagine del parere regionale sono vari gli argomenti che la richiesta di integrazione affronta.  Da quelli di carattere generale, con una richiesta di dettagliare le caratteristiche ed il modello del serbatoio geotermico, a quelli progettuali, ambientali con particolare attenzione alla qualit dell'aria, alla questione dell'acqua, ai rifiuti cos come alle terre e rocce da scavo, al contesto paesaggistico, fino alla richiesta di monitoraggi della radioattivit naturale nei rifiuti prodotti. Si chiede inoltre di prendere in esame e dare risposta a quanto richiesto dai Comuni, dall'Unione dei Comuni Amiata Grossetana e dalla Provincia di Grosseto e di tenere conto delle osservazioni pervenute.

Quanto alle polemiche sollevate dai comitati la Regione precisa che la maggior parte dei permessi di ricerca presenti in Toscana - 33 su 35 - sono stati presentati anni prima della firma dell'accordo di programma con Rete geotermica, che come finalit ha quella di costruire una "filiera del calore" ovvero quella di creare opportunit e quindi anche occupazione per imprese toscane, a differenza di quanto accaduto con altre fonti rinnovabili.

Proprio alla luce dei tanti permessi di ricerca, dopo la liberalizzazione introdotta nel 2008 dal Governo, la Regione sta elaborando una proposta di aree non idonee per la geotermia, per bilanciare l'interesse pubblico generale con le iniziative private, distinguendo le zone della Toscana dove sar possibile presentare progetti, da quelle in cui sar sconsigliato farlo.