Economia
Lavoro
9 luglio 2012
15:12

Ingegneria finanziaria, Simoncini: 'Uno strumento essenziale per lo sviluppo'

FIRENZE "Gli strumenti di ingegneria finanziaria rappresentano per la Regione Toscana uno strumento fondamentale e una sfida per il futuro. In primo luogo perch utilizzano i fondi strutturali che, a fronte di una crescente difficolt a reperire risorse e dei tagli imposti dalle manovre del governo sono, anche per i prossimi anni, l'unica leva di cui disporre per dare una risposta alle esigenze delle imprese e sostenere lo sviluppo. Per questo pensiamo siano da valorizzare ed utilizzare al massimo, non solo per finanziare il sistema produttivo, ma anche per il finanziamento delle opere pubbliche".

Cos l'assessore alle attivit produttive Gianfranco Simoncini ha affrontato il tema dell'ingegneria finanziaria nelle sue conclusioni al seminario promosso dalla Regione al Palaffari su "Strumenti di ingegneria finanziaria nella futura politica di coesione e riforma degli incentivi". Un appuntamento che ha visto un confronto ai massimi livelli con la presenza, fra gli altri, di rappresentanti della Commissione europea, del ministero dello sviluppo economico, della Cassa depositi e prestiti.

La gravit della crisi in atto, l'aumentato fabbisogno di credito da parte delle aziende a fronte di crescenti restrizioni nell'erogazione da parte delle banche, hanno stimolato lo sviluppo di strumenti finanziari nuovi e di soluzioni creative come quelli cosiddetti di "ingegneria finanziaria" per fare fronte alle necessit delle imprese toscane. "La Toscana si particolarmente distinta ha detto Simoncini nella capacit di utilizzo di questo strumento, uno strumento che si rivelato tanto pi importante a fronte del sostanziale blocco del sistema creditizio. E' una sfida che vogliamo continuare a sostenere anche per il futuro e per questo abbiamo chiesto alla Commissione europea di riformulare le norme e le procedure, che dovranno essere all'insegna di un maggior rigore e seriet , ma anche di facile utilizzo e procedure snelle".

L'assessore ha ricordato il ruolo centrale dei fondi europei e in particolare del Por Creo, la programmazione toscana del Fesr per gli anni 2007-2013, che destina una parte delle risorse proprio all'ingegneria finanziaria. In particolare, a supporto delle imprese, sono state previste tre diverse tipologie: fondi per capitali di rischio, fondi di garanzia e fondi per l'acquisizione di mutui. La Toscana stata inoltre fra le prime regioni a utilizzare le risorse del Fesr per creare fondi rotativi, consentendo cos l'abbandono dei contributi a fondo perduto.

Ma se il Fesr rappresenta la leva principale e gi si sta lavorando alla futura programmazione dei fondi 2011-2015, la Regione Toscana aveva gi previsto gi nel Prse 2007-2010 interventi di questo tipo, che sono stati riconfermati nel Prse 2011-2015.

Qualche numero per dare l'idea dei buoni risultati raggiunti: per quanto riguarda gli interventi di garanzia, con i due fondi Emergenza economia (circa 90 milioni di euro di cui 33 milioni di risorse Fesr), dal 2009 ad oggi si consentito un flusso di credito pari a 1 miliardo e 370 milioni, interventi accompagnati da un protocollo d'intesa con oltre 60 banche, che verr presto rinnovato con un plafond complessivo di ulteriori 400 milioni.

L'assessore ha poi ricordato strumenti come il Fondo rotativo, la principale forma di agevolazione per artigianato, industria, cooperazione che, oltre ad essere alimentato da risorse Fesr, si rialimenta grazie ai rientri dei fondi erogati. Attualmente dispone di circa 150 milioni per l'artigianato, 100 milioni per l'idustria e 18,5 milioni per la cooperazione. C' poi il fondo Toscana Innovazione, con 44 milioni di dotazione, per il sostegno attraverso la partecipazione al capitale di rischio di imprese e ci sono le risorse per il sostegno dei Confidi: un bando attualmente in fase istruttoria mette a loro disposizione circa 5,5 milioni di euro per la concessione di garanzie alle imprese a titolo gratuito.