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16 marzo 2022
15:04

Innovazione in agricoltura, pubblicato bando sostegno a progetti pilota e di cooperazione

A partire dal 20 aprile e fino alle ore 13 del 31 maggio 2022 sarà possibile presentare domanda sul portale di Artea

Innovazione in agricoltura, pubblicato bando sostegno a progetti pilota e di cooperazione

Promuovere l’innovazione nelle zone rurali e contribuire a una ripresa economica sostenibile e digitale: a partire dal 20 aprile e fino alle ore 13.00 del 31 maggio 2022 sarà possibile presentare domanda sul portale di Artea per partecipare al bando della sottomisura 16.2 e richiedere sostegno ad attivare progetti pilota e di cooperazione che diano risposte ai fabbisogni delle imprese agricole e forestali.

Appena approvato, il bando della sottomisura 16.2 dal titolo “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie” per l’annualità 2022 del PSR, ha una dotazione finanziaria è di 2 milioni di euro interamente finanziati attraverso le risorse messe a disposizione dallo strumento dell’Unione europea per la ripresa del Next Generation UE.

“Con questo bando – spiega la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – vogliamo sostenere l’innovazione e il trasferimento tecnologico in agricoltura, il principale fattore competitivo per le imprese e possibile fonte di occupazione, nonché determinante per l’adozione di soluzioni produttive sostenibili e resilienti, in grado di contribuire al più ampio sviluppo del settore agricolo, agroalimentare e forestale della Toscana.  Segnalo che rispetto ai precedenti bandi, nei quali è stata attivata la sottomisura 16.2, è prevista l’applicazione dei costi semplificati per la rendicontazione delle spese del personale coinvolto nel progetto innovativo degli Enti di ricerca e degli imprenditori/operai agricoli e forestali”.

L’attività di verifica e collaudo (progetti pilota) e di sviluppo e adattamento (progetti di cooperazione) dovrà essere accompagnata da attività pratiche, rilevanti per le imprese agricole e forestali, come campi sperimentali e/o attività dimostrative e divulgative.
I progetti dovranno essere riferiti almeno ad una delle seguenti tematiche:
1.    Agricoltura e selvicoltura di precisione, digitalizzazione dell’agricoltura e del settore forestale, adozione di sistemi di supporto alle decisioni (DSS);
2.    Bioeconomia ed economia circolare (valorizzazione economica di sottoprodotti agricoli e forestali, materiali di scarto e residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della bioeconomia);
3.    Miglioramento della qualità e sostenibilità dei prodotti agricoli anche in funzione dei nuovi orientamenti di mercato;
4.    Valorizzazione economica dell’agrobiodiversità e della multifunzionalità dell’impresa agricola.

In considerazione della natura innovativa e di trasferimento tecnologico dei progetti sottomisura 16.2 l’intensità del sostegno è pari al 100 per cento della spesa ammissibile.
L’importo massimo del contributo pubblico ammissibile per progetto è pari a 200mila euro. Non sono ammessi progetti che prevedano un contributo richiesto complessivo inferiore a 50mila euro.

I beneficiari dei contributi devono appartenere ad una delle tipologie previste nel bando cioè: le imprese agricole iscritte alla CCIAA e dotate di partita Iva, le imprese forestali iscritte alla CCIAA e che abbiano un’attività principale o secondaria con codice ATECO che inizi con 02, le PMI operanti nel settore rurale, i soggetti di diritto pubblico, i soggetti operanti nella produzione e trasferimento di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica, le associazioni, le organizzazioni dei produttori, le organizzazioni di categoria agricole e cooperative, i soggetti operanti nella divulgazione e informazione.

Tra i beneficiari devono essere presenti obbligatoriamente almeno due imprese agricole/forestali ed un soggetto impegnato nel campo della produzione e trasferimento di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica.

I partner di progetto dovranno costituire un Accordo di partenariato che potrà prendere la forma di Raggruppamento temporaneo di impresa, Associazione temporanea di scopo o di Rete contratto. Tra di loro dovrà essere indicato un capofila che sarà l’unico interlocutore nei confronti della Regione Toscana.