Infrastrutture e mobilità
24 ottobre 2013
18:43

Interporto Vespucci: sì dei soci all'aumento di capitale e nuovo piano industriale

FIRENZE - I soci pubblici e privati di Interporto Toscano "Amerigo Vespucci" di Guasticce si sono impegnati a sottoscrivere l'aumento di capitale. La decisione è arrivata al termine di un'assemblea nella quale è stata deliberata all'unanimità l'approvazione del nuovo piano industriale per ridefinire le strategie di rilancio e sviluppo dell'Interporto.

Sono state dunque recepite dai soci le richieste di integrazione al Piano industriale volute dalla Regione Toscana e dell'Autorità portuale di Livorno, per una nuova strategia di gestione che esalti il ruolo del Vespucci come operatore logistico in stretta connessione con l'Autorità portuale.

"La Regione – ha commentato l'assessore alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli – ha dato il suo via libera all'aumento di capitale, a seguito della condivisione da parte dei soci delle richieste di integrazione al Piano avanzate dalla Giunta regionale. Queste integrazioni, infatti, consentono di ridisegnare i confini e gli orizzonti di una nuova dimensione delle attività logistiche svolte dalla società, in piena sinergia con i piani strategici del porto di Livorno, oltre a mettere finalmente nero su bianco impegni precisi per lo sviluppo operativo di tali attività come, ad esempio, lo scavalco ferroviario per il collegamento porto-interporto, per facilitare i flussi delle merci e decongestionare le banchine di Livorno, e l'ampliamento della circoscrizione doganale per semplificare i passaggi e le procedure burocratiche che accompagnano le merci stesse".

Apprezzamento sulle scelte dell'assemblea sono state espresse anche dal Comune di Collesalvetti e dalle Province di Livorno e Pisa, dalle Camere di Commercio delle due province, oltre che dalla stessa Autorità portuale di Livorno.

"Con oggi - ha dichiarato il presidente dell'Autorità Gallanti - abbiamo raggiunto un punto di svolta. Il nuovo piano industriale permetterà all'interporto non soltanto di sopravvivere, ma di traguardare, in un arco temporale ragionevole, nuovi importanti orizzonti nel ruolo di operatore logistico. Abbiamo sempre pensato che il porto e l'interporto potessero sviluppare le proprie potenzialità sfruttando a pieno l'ampio retroterra pianeggiante di cui dispongono. Lo abbiamo scritto nel Piano operativo triennale 2013/2015 e per questo siamo stati i primi a sottoscrivere l'aumento di capitale, condizione necessaria per la sopravvivenza della Società. Siamo contenti di aver contribuito a realizzare un simile obiettivo. Certo, siamo solo all'inizio di un percorso, ma contiamo di poter presto diventare un polo produttivo e logistico altamente specializzato".