Diritti
Salute
18 marzo 2016
17:49

Intramoenia, Rossi: "Servizio pubblico da tutelare, basta sperequazioni per cittadini e medici"

FIRENZE - "Ringrazio la ministra Lorenzin per l'apertura che mi fa nel prendere in considerazione le mie ragioni sulla libera professione, per rimango della mia idea: abolire la libera professione ormai una necessit assoluta per salvare la dignit e la credibilit del Sistema sanitario pubblico, soprattutto agli occhi dei cittadini". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi commentando le dichiarazioni del ministro della salute.

"Lo dico da presidente di una Regione che ha realizzato tutte le strutture e tutti gli uffici moderni che la ministra denuncia mancare altrove. In Toscana abbiamo dato alla parola intramoenia il significato che le proprio, riportare dentro le mura pubbliche delle aziende sanitarie la libera professione e regolarla con atti forti che, ricordo, sono stati impugnati dai sindacati sanitari che hanno regolarmente perso i ricorsi davanti al giudice. Proprio per l'esperienza che abbiamo avuto ribadisco la mia convinzione sulla necessit di superare questo regime".

"Ci sono medici che con l'attivit libero professionale ormai quintuplicano i loro stipendi perch operano in settori dove possibile esercitare l'intramoenia. Ci sono altri medici, altrettanto bravi, che non vanno oltre il regolare stipendio, sia per scelta, perch preferiscono dedicarsi interamente al malato, sia perch nelle loro specialit impraticabile l'attivit libero professionale" ha proseguito Rossi.

"Questo produce sperequazioni e tensioni all'interno del mondo sanitario. Per le visite specialistiche si registrata una diffusione cos forte della libera professione che viene percepita dai cittadini come una sostanziale privatizzazione della sanit . Infine, con la libera professione, per quante regole si possano mettere, niente potr far uscire il servizio pubblico dall'imbarazzo di rivolgersi al cittadino con la risposta ormai classica che a pagamento la prestazione si ottiene in pochi giorni mentre nel regime pubblico ordinario occorrono a volte settimane e mesi. Questo un colpo ferale non solo alla credibilit del servizio sanitario pubblico ma anche alla stessa dignit e autorevolezza del mondo medico e degli operatori sanitari."

Per Enrico Rossi "ad aggravare il quadro, si aggiungano le normative previste per gli extramoenisti, a cui consentito servire due "padroni"in concorrenza tra loro. In tempi di esaltazione di tutto ci che privato, persino troppo ovvio ricordare che nessun privato consentirebbe ai propri dipendenti di aprire bottega in proprio all'interno delle sue mura e ancor meno di essere per met tempo alle dipendenze della concorrenza. Quanto alle liste d'attesa, evidente che l'attivit libero professionale intramoenia o extramoenia finir per non giovare all'attivit ordinaria a cui hanno accesso i cittadini che non possono permettersi di pagare. In tempi nei quali aumentano la povert assoluta e relativa, l'intramoenia consolida e accentua le disuguaglianze, spingendo in alcuni casi persino a rinviare le cure. L'obiezione di coloro che temono che alcuni professionisti potrebbero allontanarsi a causa dell'impossibilit di svolgere la libera professione facilmente superabile: basta prevedere contratti speciali e esclusivi che premino, in base a valutazioni oggettive, i capaci e quelli che lavorano di pi , i professionisti migliori".

"Mi creda signora ministra, la libera professione intramoenia ed extramoenia ormai diventata un'indecenza. Conosco bene la situazione, come politico libero e sensibile ai diritti dei cittadini, in particolare al fondamentale diritto alla salute. Credo che anche lei lo pensi. Si faccia coraggio e avanzi una proposta in tal senso. E comunque, come mi insegn una dottoressa di un piccolo ospedale della citt in cui sono stato sindaco, le liste d'attesa non hanno senso:se scrivo che far una cosa tra due mesi per mettermi in pari, allora posso farla oggi stesso. Cio liste d'attesa zero. Per la signora non faceva ovviamente la libera professione" ha concluso Rossi.