Salute
31 marzo 2011
8:27

Ispo, prosegue la fase di rilancio. Presentata oggi la nuova sede a Ponte Nuovo

FIRENZE Il rilancio dell'Ispo, l'Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica, prosegue senza soste. Dopo l'adesione a nuovi progetti di ricerca nell'ambito delle attivit di screening per la lotta ai tumori e dopo la nomina a direttore generale del professor Gianni Amunni, oggi stata illustrata dall'assessore regionale al diritto alla salute Daniela Scaramuccia, insieme allo stesso Amunni, la riorganizzazione dell'Istituto e presentata la nuova sede a Ponte Nuovo, in via delle Oblate, proprio davanti all'ingresso posteriore dell'AOU Careggi.

"Vogliamo definitivamente lasciarci alle spalle i momenti pi neri del recente passato ha detto l'assessore Scaramuccia e rilanciare l'attivit di questo Istituto. L'Ispo fa parte della storia della medicina sociale della Toscana e ha contribuito a sancire il ruolo di protagonista a livello nazionale della nostra Regione, nell'ambito della ricerca e della prevenzione. Il contributo dell'Ispo in questi anni stato fondamentale per la tenuta e il miglioramento del sistema toscano della prevenzione oncologica. Oggi, grazie all'apporto dell'Istituto, ci troviamo a gestire un complesso di attivit , linee progettuali e reti territoriali per la prevenzione e lo studio delle patologie oncologiche che consentono alla Toscana di collocarsi ai primi posti in Italia per estensione territoriale e percentuali di adesione ai programmi di screening". Un sistema complesso, che necessita di una regia forte e integrata, in grado di liberarne le potenzialit . "Questo il ruolo disegnato per l'Ispo ha aggiunto l'assessore - con l'importante obiettivo di rilanciarne l'attivit , ma con una sicura ricaduta positiva sulle performance dell'intero Sistema oncologico regionale. In questo senso l'inaugurazione della nuova sede, qui a Ponte Nuovo, non che il primo passo di una riorganizzazione logistica che porter , nell'arco di 2-3 anni, a concentrare qua tutte le altre strutture".

Soddisfatto anche il direttore generale, il professor Amunni. "Oggi si compie il primo passo di una ristrutturazione generale dell'Istituto, l'avvio di un processo che porter tutta l'attivita in questa nuova sede. Dal punto di vista delle funzioni il nostro obiettivo centralizzare progressivamente tutte le attivit di screening, un passaggio che richieder del tempo ma che aumenter non solo la garanzia per i cittadini, grazie ad attivit svolte in un centro di alta specializzazione, ma anche il materiale disponibile per ogni tipodi ricerca in questo ambito". Un altro obiettivo la valorizzazione ed il potenziamento delle attivit di ricerca, gi forti. "Questo ha proseguito Amunni - ci consentir di valutare ulteriori innovazioni nel settore della prevenzione oncologica cercando di consolidare il ruolo nazionale che Ispo ha gi , essendo la sede dell'Osservatorio Nazionale Screening. Infine puntiamo a rafforzare la centralit dell'Istituto, concentrandovi gradualmente anche la direzione della rete oncologica toscana, e quindi l'Istituto Toscano Tumori".

Attraverso la riorganizzazione logistica gi da oggi chiuderanno le sedi di viale Alessandro Volta e di San Salvi. L'Istituto quindi si articoler nei tre presidi di Ponte Nuovo (epidemiologia, sorveglianza e valutazione screening), Villa delle Rose (attivit sanitaria e di laboratorio) e Viale Amendola (senologia). Nel 2012, nella parte posteriore dell'edificio di Ponte Nuovo sar realizzato un centro che accoglier tutta la senologia clinica dell'area metropolitana. prevista quindi per quella data la dismissione del presidio di Viale Amendola. Infine nel 2013 Ponte Nuovo accoglier le strutture che attualmente sono ubicate nel presidio di Villa delle Rose.

La strategia di rilancio dell'Ispo prevede:

  • la progressiva centralizzazione dell'attivit di screening regionale, con il duplice obiettivo di offrire all'utenza maggiori garanzie di qualit , implementando al tempo stesso le possibilit per la ricerca epidemiologica, grazie ai dati raccolti attraverso una pi efficace mappatura territoriale;
  • lo sviluppo dell'attivit di ricerca nel campo della prevenzione primaria, dell'alto rischio, della diagnostica innovativa negli screening, settori in grado di valorizzare e sfruttare il fondamentale patrimonio di ricerca dell'Ispo, basti pensare allo studio sull'influenza dell'alimentazione quale possibile fattore di rischio, al ruolo centrale sui temi della prevenzione del cancro polmonare e ai contributi nell'ambito della ricerca sui tumori prostatici;
  • la stabilizzazione del ruolo di primo piano rivestito dall'Ispo nell'ambito dell'Osservatorio Nazionale Screening attraverso la conferma anche per il futuro della scelta dell'Istituto quale sede dell'Osservatorio, coordinando su questo tema un "network nazionale". A questo proposito risulta importante segnalare la partecipazione di Ispo ad una "cabina di regia" nazionale sul tema della sorveglianza epidemiologica rispetto ai danni da esposizione all'amianto;
  • il rafforzamento delle sinergie con le Universit nell'ambito di un programma di collaborazione per la ricerca e l'innovazione tecnologica che gi in essere e che sar implementato;
  • la collocazione presso l'Ispo delle attivit collegate alla Direzione dell'Istituto Toscano Tumori, insieme queste due realt potranno costituire una cabina di regia unica per il Sistema che abbatter gli sprechi, consentendo di realizzare appieno quel binomio efficacia efficienza che render ancora pi significative le sinergie tra epidemiologia, prevenzione, diagnosi e cura dei tumori.

Notizia correlata: i dati sugli screening oncologici in base all'ultimo rapporto Ispo