Cultura
12 giugno 2013
12:55

L'Accademia di arte e disegno compie 450 anni: le celebrazioni in Toscana

FIRENZE - Il progetto di celebrare tra il 2013 e il 2014 i 450 anni dalla fondazione dell'Accademia delle Arti e del Disegno, voluta nel 1563 dal Granduca Cosimo I insieme a Giorgio Vasari, insieme al 450mo anniversario dalla morte di Michelangelo Buonarroti avvenuta nel 1564, due eventi importanti nella storia culturale toscana, stato condiviso dalla Regione con la Provincia e il Comune di Firenze insieme alle soprintendenze e alle direzioni culturali ed artistiche regionali e ad importanti istituzioni culturali del territorio, come la Fondazione Casa Buonarroti e l'Accademia di belle arti.

"La Regione partecipa con piacere insieme a tutti gli altri enti interessati all'elaborazione di questo complesso progetto culturale ha affermato stamani l'assessore regionale alla cultura e al turismo Cristina Scaletti alla firma del protocollo d'intesa che avvia il percorso del comitato che concretizzer il programma di una serie di manifestazioni per ora solo abbozzate nel protocollo stesso - composto da eventi espositivi, di studio, di ricerca e promozione in grado di legare le iniziative per la celebrazione dei 450 anni della nascita della Accademia delle Arti del Disegno a quelle della morte di Michelangelo. Attraverso il protocollo concordato costituiremo il tavolo tecnico che, pur considerando i noti problemi economici del momento, definir un programma di eventi che diano adeguato rilievo alle due ricorrenze".

L'Accademia delle Arti del Disegno considerata la prima accademia artistica pubblica del mondo occidentale. La sua creazione sancisce il passaggio dalla concezione medievale secondo la quale l'artista un lavoratore manuale, associato ad una corporazione, a quella moderna in cui il fare artistico considerato un'attivit intellettuale, al pari di quella dei letterati e dei filosofi, che gi fin dagli inizi Rinascimento avevano iniziato ad organizzarsi in Accademie. Per molto tempo l'Accademia delle Arti del Disegno ha rappresentato il fulcro della vita artistica toscana; qui si dibattevano a livello teorico e storico i principali temi artistici, all'Accademia nel suo complesso il potere granducale affidava la realizzazione delle pi importanti committenze pubbliche e sempre a questa istituzione era demandato il compito di sorvegliare la educazione dei giovani artisti nelle botteghe.

E quando nel XVIII secolo la semplice formazione di bottega non fu ritenuta pi adatta per una attivit di natura prettamente intellettuale come quella dell'artista, dall'Accademia del Disegno nacque la Accademia di Belle Arti, creata con lo scopo di istituire una vera e propria scuola per le giovani generazioni di artisti. Ancora nell'Ottocento, nel secolo scorso e fino ad oggi l'Accademia delle Arti del Disegno ha continuato a mantenere un ruolo di rilievo nella vita culturale toscana, come luogo dove artisti e conoscenti di arte si incontrano per valorizzare con mostre, studi, convegni la produzione artistica della citt di Firenze e della Regione.

La ricorrenza della nascita dell'Accademia delle Arti del Disegno senza dubbio collegata storicamente a quella della morte di Michelangelo Buonarroti, personaggio che tanto ha contribuito ad affermare, e a mantenere viva ancora oggi nel mondo, l'idea della Toscana come culla della cultura occidentale moderna. Per la fama internazionalmente riconosciuta del suo genio, oltre che per la particolare stima che ne aveva Vasari, infatti, nel 1563 Michelangelo Buonarroti fu nominato primo accademico e dopo la sua morte, avvenuta l'anno successivo, l'Accademia fu incaricata dal granduca Cosimo I di organizzare le onoranze funebri del grande artista. Le migliaia di persone, che ogni giorno visitano la tomba di Michelangelo nella chiesa di Santa Croce, possono vedere, ai lati del busto dell'artista, sopra il sarcofago che ne contiene le ossa, lo stemma dell'Accademia con le tre corone intrecciate, simbolo delle tre arti maggiori pittura, scultura e architettura le cui statue allegoriche, con l'aspetto di figure femminili, stanno ai piedi del sepolcro lamentando la dipartita di colui che in vita le aveva onorate con l'attivit del suo genio creativo.

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