Università e ricerca
22 marzo 2014
17:48

L'assessore Bobbio a Bagno a Ripoli: "Una scuola dove si impara dagli altri e con gli altri"

FIRENZE "Una realt di eccellenza, che concretizza l'idea di una scuola pi vicina ai ragazzi e al territorio, una scuola basata sulle relazioni fra persone, dove si impara dagli altri e con gli altri, grazie alla trasmissione di conoscenze e competenze vive e tangibili. Una scuola cos anche uno strumento per costruire un solido rapporto con il mondo del lavoro, per favorire lo sviluppo, per contrastare la dispersione"

Il commento dell'assessore all'istruzione formazione e universit Emmanuele Bobbio e l'eccellenza quella costituita dall'Istituto comprensivo Bagno a Ripoli e dall'Istituto di istruzione superiore Gobetti-Volta. Parte da qui, da questo moderno e vasto complesso che riunisce, alle porte di Firenze, scuole dell'infanzia, elementari, medie fino alle superiori, il "viaggio" dell'assessore per approfondire la realt della scuola e del mondo della formazione toscane.

"Credo che per capire una realt , i suoi bisogni e per impostare politiche adeguate a rispondervi - spiega - sia essenziale l'esperienza sul campo, parlare con i protagonisti, insegnanti, ragazzi e famiglie, toccare con mano, imparare dalle esperienze che fanno e farsi contagiare dal loro entusiasmo".

E' quel che successo in questo "campus", dove, insieme ai dirigenti Ugo Virdia e Clara Pistolesi, gli studenti e gli insegnanti, Bobbio ha visitato le molte esperienze innovative riguardanti la didattica, i rapporti con il mondo del lavoro e il territorio.

Come ad esempio le classi elementari, dove al posto dei banchi e delle lezioni frontali ci sono banchi isola e le relazioni tra gli studenti che riportano quanto appreso nella biblioteca scolastica e seduti insieme costruiscono i propri libri di testo. "Mi ha colpito il rapporto vivo con la conoscenza dice l'assessore questo imparare dagli altri e con gli altri, la forte responsabilizzazione degli alunni, che sono spinti a condividere il materiale didattico e a gestire e a organizzare i propri spazi sviluppando una consapevolezza della dimensione comune".

Parte dalle esperienze concrete e si ispira ad un metodo induttivo anche l'attivit dei molti laboratori attivati sin dalle elementari, le esperienze di lavoro nelle imprese del territorio e di scambio con l'estero, con l'obiettivo di arricchire le occasioni di apprendimento e creare un legame con il mondo del lavoro. "Sono elementi importanti continua Bobbio che vogliamo valorizzare anche nel lavoro che stiamo facendo per la riforma della formazione professionale, che partendo dalle competenze presenti sul territorio mira a potenziare i percorsi di apprendimento e ad avvicinare i mondi della scuola e del lavoro".

Va in questo senso l'esperienza fatta da alcune classi delle elementari, a partire dalla raccolta e riparazione di biciclette abbandonate. "Mi hanno fatto vedere che si pu fare scuola a partire dalla riparazione di una bici, mettendo a frutto molteplici competenze: si possono insegnare la meccanica, un corretto rapporto con l'ambiente, l'arte, l'educazione fisica, l'economia e, grazie alla visita al vicino museo Bartali, il grande "toscanaccio" che era di queste parti, anche la storia e lo sport, rendendo le lezioni pi accattivanti per i ragazzi e l'imparare pi facile".