Salute
13 aprile 2012
16:04

L'assessore Scaramuccia ad Arezzo: 'L'Asl 8 è un'azienda solida'

AREZZO - Regione, Conferenza dei sindaci, Asl 8: il presente e il futuro della sanità aretina al centro dell'incontro, questa mattina, in palazzo

comunale ad Arezzo, alla presenza dell'assessore regionale alla sanità Daniela Scaramuccia, del sindaco Giuseppe Fanfani e del direttore generale della Asl 8 Enrico Desideri.

Per il periodo 2012-2015 sono previsti oltre 53 milioni di euro di

investimenti nel territorio aretino: 22 milioni e mezzo per Arezzo

(ristrutturazione anello interno, locali preparazione radio farmaco,

blocco parto, ristrutturazione sale operatorie, hospice), 5 milioni e mezzo per la Valdichiana (casa salute Foiano e Camucia, progetto aziendale odontoiatria,), 5 milioni e 150mila euro per la Valtiberina (ristrutturazione secondo piano ospedale, elisuperficie), 5 milioni e 250mila per il Casentino (casa salute Ponte a Poppi, parcheggio ospedale), 14 milioni e 900mila euro per il Valdarno (struttura riabilitativa Terranuova, ristrutturazione pronto soccorso, nuova radioterapia).

"Il taglio di risorse del Fondo Sanitario Nazionale - ha sottolineato l'assessore Scaramuccia - rischia di mettere in discussione il carattere universalistico dell'assistenza sanitaria. Tuttavia, noi abbiamo fatto una scelta di qualità ed equità dei servizi ed abbiamo la responsabilità

di continuare a dimostrare che il sistema può e deve reggere, lavorando soprattutto sulla buona gestione delle risorse. Tre sono i pilastri - appropriatezza, qualità, investimenti -- dai quali muovere per rafforzare il sistema, e che ci consentiranno di affrontare la sfida della crisi,

forti della convinzione di trovarci già sulla giusta strada".

Rispetto all'ipotizzata chiusura dei piccoli ospedali, l'assessore Scaramuccia ha ribadito che "poter contare su una rete ospedaliera capillare ci ha consentito di garantire equità di accesso ai servizi fondamentali. Ci siamo opposti alla chiusura degli ospedali sotto 120 posti letto, ponendo in evidenza che il problema non è il numero, ma la qualità dei servizi erogati: in ogni presidio ci deve esser sicurezza e questo è quanto va sempre perseguito".

L'assessore Scaramuccia ha poi risposto ad una serie di commenti positivi da parte degli amministratori locali: "Fa piacere sentire questi complimenti dai sindaci, perché vuol dire che qui sono stati raggiunti obiettivi condivisi. L'Asl 8 è un'azienda solida, capace di esprimere i migliori tempi di pagamento della Toscana (60 giorni in media dalla data della fattura) e di ottenere risultati importanti nel rapporto medico- paziente. Grazie al lavoro svolto sul territorio, oggi abbiamo una realtà solida sotto i profili sanitario, economico e finanziario. La

Toscana ha tutte le carte in regola per dimostrare che un servizio sanitario universale è sostenibile e perseguibile".

Il sindaco Fanfani, evidenziando il buon funzionamento della sanità aretina, ha sottolineato come "dal sistema sanitario può venire un supporto a risolvere i problemi che i cittadini giudicano e sentono prioritari, a cominciare dalla salute. La domanda di servizi socio

sanitari è in forte aumento e il servizio pubblico è sentito come bene essenziale".

Il direttore generale della Asl 8 Desideri ha invece presentato il presente e il futuro della sanità locale. "Attraversiamo uno dei periodi più complicati in tema di risorse in tutti i settori della pubblica amministrazione - ha detto -- ma le aziende sanitarie devono evitare la tentazione dei tagli trasversali che determinerebbero un netto peggioramento della stato di salute dei cittadini e, subito dopo, un nuovo catastrofico incremento dei costi.

Tra i dati della sanità aretina emersi nell'incontro, è stato sottolineato come, sin dai primi mesi dello scorso anno e per la prima volta dopo decenni di costante incremento, una riduzione del 4% degli accessi ai Pronto Soccorso. Anche il tasso di ospedalizzazione è sceso dal 146 per mille del 2008 al 139 per mille del 2010; diminuiti gli accessi al dipartimento emergenza e urgenza che nel 2009 e nel 2010 avevano sfondato quota 145.000, mentre nel 2011 sono scesi ampiamente sotto questa soglia; incrementate sia le Tac che le risonanze magnetiche; decisamente migliorati i conti economici.

Tra le aree che presentano margini di miglioramento, Desideri ha evidenziato il numero di accessi al pronto soccorso del San Donato che nel 2011 sono stati 66.476, con una quota minima (14%) di permanenze che superano le 4 ore. Nel 75% dei casi il paziente con il codice verde è stato preso in carico entro 1 ora. Lieve miglioramento dei tempi di attesa, sia per le prime visite che per risonanze e Tac.