Cultura
31 gennaio 2014
18:25

L'informazione tra diritti e doveri nel libro di Carlo Bartoli, presidente Odg Toscana

FIRENZE - Il diritto all'informazione oggi, tra norme deontologiche e nuovi media stato il tema dell'incontro "Diritto all'informazione, confini in movimento" che si svolto nella sede del Consiglio Regionale della Toscana. Il dibattito prendeva spunto dal libro "Introduzione al Giornalismo. L'informazione tra diritti e doveri" scritto da Carlo Bartoli, presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Toscana.

 

Un approfondimento sulle norme che regolano oggi la professione giornalistica, dai codici deontologici alle leggi su par condicio e privacy, fino alle sentenze emesse dall'Ordine; in un momento non semplice per una figura come quella del giornalista riconfermata dal giudizio della Corte di Cassazione "un mediatore intellettuale tra il fatto e la diffusione della conoscenza di esso". All'incontro, con l'autore e con il presidente dell'Assostampa Toscana Paolo Ciampi che fungeva da conduttore, erano presenti Cristina Scaletti, assessore alla cultura della Regione Toscana, Sandra Bonsanti, giornalista e scrittrice, e Adriano Fabris, docente di Etica della comunicazione all'Universit di Pisa.

 

In particolare l'assessore Scaletti ha voluto sottolineare il diritto e il dovere di informare, ma anche di essere informati: "Se viene meno il meccanismo della trasparenza e dell'adesione, non pu che crescere il senso di sfiducia nei cittadini. E si incrina l'identit del paese se non si punta sulla possibilit di affermare la verit sui grandi avvenimenti che solo un'informazione responsabile pu fornire".

 

"Proprio la responsabilit deve fungere da criterio di condotta ha aggiunto -. Agire da giusti nella consapevolezza del bisogno civile e sociale significa agire nel rispetto delle regole. La Regione ha avviato azioni per favorire la crescita dell'informazione in Toscana come strumento di partecipazione, attraverso bandi per aiutare gli strumenti informativi a crescere e ad adeguarsi ai nuovi bisogni richiesti certo dalla sviluppo tecnologico, ma anche dai lettori".

 

"Dobbiamo anche restituire e rafforzare la dignit di lavoratori dell'informazione ai giornalisti ha concluso il suo intervento Scaletti - costruendo elementi coerenti con questi obiettivi. Uno di questi potr essere la creazione dell'archivio del giornalismo di inchiesta, magari accanto all'archivio regionale della legalit , che proprio Sandra Bonsanti ha proposto e il presidente Enrico Rossi ha accolto con entusiasmo. Un impegno che con il contributo di Ast e Odg potrebbe portare ad una vera e propria casa del giornalista, a tutela soprattutto di chi oggi svolge sempre pi spesso il suo compito in condizioni difficili e mal pagate".