Sociale

L'integrazione si fa anche disegnando i quartieri in modo diverso

PRATO - L'integrazione (a doppio senso) si costruisce con una migliore rete di servizi ma anche attraverso la penna dell'urbanistica, recuperando magari spazi pubblici. E l'obiettivo del progetto 'Quartieri inclusivi', parte del progetto della Regione Toscana per Prato e presentato stamani al polo universitario di Prato. Ad aprire il convegno intervenuto l'assessore alle politiche sociali della Toscana, Salvatore Allocca.

Nel progetto si parla di contact center multiculturali che possano trasformarsi in luogo neutro di informazione per tutte quelle persone che non hanno la capacit di orientarsi autonomamente o che non possono farlo a causa di problemi linguistici. Punti di ascolto che possono diventare anche antenne per meglio capire ed osservare. Un capitolo importante riservato alla scuola. Servizi pi vicini, ma anche pi collegati tra loro.

Per quanto riguarda la mancanza di spazi pubblici e di luoghi in grado di favorire l'integrazione sociale la strada indicata quella del recupero di ambienti in disuso p degradati per farne spazi di incontro , compresa l'eventuale presa in carico, ma anche azioni progettuali sull'abitare, sia per dare sostegno a famiglie in difficolt che per rispondere ai problemi del sovra-utilizzo o dell'utilizzo non regolare di spazi abitativi. Spazi pi frequentati significano anche spazi pi sicuri. Le prime azioni saranno attivite entro la fine del 2012: l'entrata a regime sar nel 2013-2014.