Scuola
Università e ricerca
8 marzo 2011
14:10

La buona scuola del futuro: se n'è discusso a Lucca

FIRENZE - Garantire il livello di eccellenza anche nelle scuole dei piccoli centri montani; evitare che al problema del digital divide generazionale si unisca anche un possibile digital divide territoriale.  Sono i due obiettivi maggiori di errequ@dro, uno dei progetti selezionati da Regione Toscana per i suoi "Stati Generali della Scuola" che oggi, martedì 8 marzo 2011, hanno fatto tappa a Lucca con una iniziativa centrata sui temi della didattica innovativa e sulle esperienze di autonomia scolastica.

Errequ@dro è uno dei 14 progetti presentati a Lucca: promosso e attivato da ANCI e UNCEM toscani, con uno specifico finanziamento proprio di Regione Toscana, è un tentativo sperimentale che nel triennio in conclusione (2009-2011) ha coinvolto 14 Comuni toscani, con le Comunità Montane di riferimento, in area collinar-montana (fra cui, in provincia di Lucca, Fabbriche di Vallico).

Le scuole partecipanti, connesse in rete, possono effettuare lezioni a distanza usando lavagne interattive e sistemi di videoconferenza: un bambino, ad esempio presente in classe all'isola del Giglio o in una scuola di montagna, può seguire in modo interattivo una lezione che un docente nella scuola di un altro comune sta facendo per i suoi allievi.

"Un piccolo esempio - sottolinea Stella Targetti, assessore regionale all'Istruzione nonché vicepresidente di Regione Toscana - che certo sarebbe piaciuto a don Lorenzo Milani e che bene può essere preso a amblema sul significato degli Stati Generali della Scuola: un cammino nei percorsi di eccellenza e nelle buone pratiche fra le comunità scolastiche toscane che non vogliono arrendersi davanti ai tanti problemi, organizzativi o meno, della scuola".

Dopo il saluto di Stefano Baccelli, presidente della Provincia di Lucca, e con l'introduzione di Silvano Simonetti e Claudio Bacaloni (assessore provinciale all'Istruzione e dirigente Ufficio Scolastico Provinciale), i lavori sono stati illustrati da Luigi Sebastiani per conto del Comitato scientifico che, nei mesi scorsi, ha valutato e ridotto a circa 140 gli oltre 450 progetti di innovazione presentati in Regione dopo il bando pubblico lanciato, a novembre, da Stella Targetti e dagli assessori provinciali.

Singoli insegnanti hanno poi sintetizzato i rispettivi progetti. Conclusioni, nel tardo pomeriggio, affidate a Stella Targetti.

Fra i percorsi presentati a Lucca (due dei quali provenienti proprio dal territorio lucchese) alcuni hanno riguardato l'insegnamento delle materie scientifiche e come far amare ai ragazzi, non con le formule ma con il senso e con la didattica innovativa, materie tradizionalmente ostiche come "matematica", "chimica", "fisica".

Altri progetti hanno coinvolto aspetti più legati all'autonomia scolastica. Un Comune ha presentato una "scuola di cittadinanza" con il sindaco (vero) che sceglie suoi "assessori" (virtuali) fra i ragazzi delle terze medie. Altri Comuni, nell'area pratese, hanno adottato un'unica "carta" per i servizi negli asili nido.

Altrove si è cercato di favorire, nei bambini, "un approccio giocoso" verso un ambiente che spesso preoccupa proprio i più piccoli: l'ambulatorio medico. Il Circolo Didattico n. 6 con la scuola "Donatelli" di Lucca hanno presentato "Senza zaino": progetto pensato per dare dell'edificio scolastico l'immagine di uno spazio aperto all'intera comunità. L'Istituto Comprensivo "Piazza al Serchio" ha lavorato su "We Care", una rete formativa di qualità rivolta a tutte le persone che nella valle del Serchio sono coinvolte in attività educative.

Gli "Stati Generali della Scuola", una sorta di tour della Regione fra le "eccellenze" nel mondo scolastico, sono iniziati a Siena lo scorso 25 gennaio e proseguono fino al 29 marzo: l'ultima tappa a Prato, seguita da un incontro regionale.

"Ci rifiutiamo di arrenderci al pessimismo - sintetizza Stella Targetti - secondo cui oggi per la scuola non ci sarebbe più nulla da fare: pensiamo il contrario e vogliamo dimostrarlo anche nella prospettiva di una organizzazione scolastica adeguata alle nuove competenze istituzionali già previste nel Titolo V della Costituzione".