Economia
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21 luglio 2015
16:19

La Corte dei conti approva il rendiconto 2014. Rossi: "Toscana come la Germania"

FIRENZE - "Se il resto delle Regioni fosse come la Toscana, l'Italia assomiglierebbe molto alla Germania". E' il commento del presidente della Toscana Enrico Rossi dopo il giudizio, sostanzialmente positivo, espresso oggi dalla Corte dei conti che ha esaminato il consuntivo 2014. Un'analisi lunga 750 pagine, frutto di mesi di lavoro e che si conclusa, come prevede da tre anni la legge, con un'udienza pubblica, carabinieri in alta uniforme alle spalle dei giudici contabili, la requisitoria del procuratore e spazio finale alla controparte, ovvero la Regione. Si chiama 'decisione di parificazione'. Fuor dal gergo tecnico e giuridico il controllo dei conti affidato ad un organo esterno, con l'obiettivo di rendere la gestione delle risorse ancora pi efficiente.

Per la Corte i conti della Toscana sono in regola. Apprezza la riorganizzazione messa in atto, in sanit e non solo, sottolinea la spesa sanitaria sotto controllo (1903 euro pro capite, cento euro sopra la media nazionale) e la qualit diffusa dei servizi, primi in molti casi in Italia; mette in evidenza l'originalit indiscussa di alcune scelte sul fronte della promozione culturale. Certo non mancano alcuni rilievi: sulle societ partecipate, sui bilanci di previsione che si trasformano in consuntivi molto diversi, sui tempi di pagamento ai fornitori e una gestione degli acquisti che potrebbe essere ottimizzata.

Il patto di stabilit va superato

"Possiamo migliorare dice il presidente della Toscana, Enrico Rossi ma la Toscana parte dell'Italia e dell'Europa. Se il patto di stabilit impone un tetto di spesa, purtroppo dobbiamo rispettarlo. Se approviamo il bilancio di previsione entro il 31 dicembre, e lo ritengo un punto di onore, ma il Parlamento approva quello dello Stato solo molto dopo e solo a giugno ci viene comunicato l'ammontare esatto di risorse e tagli, difficilmente i bilanci di previsione potranno essere uguali a quelli consuntivi e si impongono una o pi modifiche in corso d'anno. L'alternativa sarebbe non approvare entro dicembre il bilancio di previsione. Ma lo ritengo uno sbaglio: anche se un brogliaccio rimane un elemento di guida essenziale".

Lo sforzo semmai deve essere quello di superare il patto di stabilit conclude Rossi e per questo lotteremo a Roma e Bruxelles. La Regione ha una liquidit di cassa di 600 milioni, che permetterebbe di pagare entro sessanta giorni tutti i fornitori. Non lo possiamo fare, perch il patto ce lo impone, ma difficile da spiegare. Andrebbe invece tolto e data la possibilit a chi pu di spendere: di spendere bene, ma di pi . Senza questo 'tappo' potremmo dare un ulteriore contributo alla crescita dell'economia, alla ripresa e del lavoro".

La Regione Toscana ha dovuto fronteggiare 405 milioni di tagli e comprimere la capacit di spesa, per il patto di stabilit , di 390 milioni. Nonostante questo riuscita a garantire una buona gestione e impostare una politica di sviluppo anticipando 80 milioni di risorse proprie sui fondi comunitari. Ha messo mano anche alla riorganizzazione della macchina, con risparmi crescenti che arriveranno nei prossimi anni.