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20 ottobre 2013
14:55

La Regione riapre i suoi palazzi, l'assessore Bugli dà il benvenuto ai visitatori

FIRENZE – "Siamo grati al Fai che ci permette, per il quinto anno consecutivo, di aprire nuovamente al pubblico un patrimonio importante per la storia e la cultura di Firenze e della Toscana che rischierebbe, altrimenti, di rimanere nascosto. Dal 2008 sono quasi 3000 le persone che hanno potuto visitare questi luoghi insoliti e penetrarne i segreti E' un modo per ampliare le conoscenze della storia e della vita culturale delle città, ma anche per avvicinare le istituzioni ai cittadini, per far capire che arte e cultura sono un pezzo della nostra storia, un patrimonio di tutti, che a tutti deve essere accessibile".
 
Così l'assessore alla Presidenza Vittorio Bugli ha portato il suo saluto di benvenuto ai gruppi in visita a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Presidenza della Regione Toscana, guidati dai professori Fiammetta Faini e Ulisse Tramonti per la prima domenica della nuova stagione de "I luoghi insoliti", il ciclo organizzato dalla Regione grazie alla collaborazione con il Fai. Sono stati quasi un centinaio i visitatori che hanno varcato oggi il portone della storica dimora in piazza del Duomo a Firenze, per essere guidati negli intricati corridoi e negli splendidi saloni, normalmente chiusi pubblico.
 
"Sono lieto di farlo particolarmente oggi, perchè posso annunciare che dalla scorsa settimana, è attiva la nuova legge che consentirà alle aziende e ai professionisti della Toscana di scalare dall'IRAP il 20% dell'importo degli investimenti che vorranno fare in cultura o salvaguardia del paesaggio, appoggiandosi ad associazioni che, come il FAI, ricercano supporto dai privati per portare avanti questi scopi" ha proseguito l'assessore.
 
Il nuovo ciclo di visite guidate,oltre ad offrire ai visitatori un'occasione per conoscere la storia affascinante e insolita di questa dimora storica, il cui restauro è stato da poco ultimato, prevede anche l'apertura di Casa Rodolfo Siviero (un tempo abitazione del ministro-agente segreto noto per aver recuperato molte delle opere d'arte sottratte dalle truppe naziste durante l'occupazione italiana), del Museo di storia della sanità toscana (ricavato nei quartieri monumentali dell'ex-ospedale San Giovanni di Dio) e, per la sola data del 17 novembre, della casa studio Leonardo Savioli, immersa tra gli ulivi, dalla quale si ha una suggestiva immagine della certosa del Galluzzo.
 

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