Salute
8 aprile 2015
14:35

La ricerca fa bene alla salute. E all'economia

FIRENZE - "No health without research". La Toscana ha fatto propria questa parola d'ordine lanciata nel 2012 dalla World Health Organization (l'Organizzazione Mondiale della Sanit ) ed ha affrontato la sfida, con gli obiettivi di organizzare la ricerca, promuovere l'innovazione, migliorare l'assistenza. La Regione Toscana ha da sempre posto la promozione della ricerca e dell'innovazione fra i principi caratterizzanti le proprie politiche di sviluppo, in quanto elementi fondamentali nel rafforzare la competitivit del sistema produttivo regionale. In particolare, in ambito sanitario, investire in una ricerca di qualit alimenta lo sviluppo delle conoscenze scientifiche e operative a beneficio dello stato di salute dei cittadini, del servizio sanitario e dell'intero sistema economico toscano. Insomma, investire in ricerca fa bene alla salute dei cittadini. E fa bene anche all'economia, perch la ricerca in sanit un prezioso volano per gli investimenti.

Stamani, nel corso di una conferenza stampa, l'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, assieme ai rettori delle tre Universit toscane (Alberto Tesi, Firenze; Massimo Augello, Pisa; Angelo Riccaboni, Siena) ha tracciato un bilancio di cinque anni di ricerca nel campo della salute. Un bilancio pi che positivo, come si vedr dalle cifre.

"La Regione Toscana - sottolinea l'assessore Marroni - ha individuato nelle Scienze della Vita uno dei settori trainanti per il rilancio e il potenziamento della competitivit regionale, guardando al miglioramento complessivo della salute e del benessere dei cittadini attraverso le innovazioni da introdurre nel Servizio sanitario regionale, ma nello stesso tempo anche alla crescita economica del territorio. In particolare in ambito sanitario, investire in una ricerca di qualit alimenta lo sviluppo delle conoscenze scientifiche e operative a beneficio dello stato di salute dei cittadini, del servizio sanitario e dell'intero sistema economico toscano. E questo - aggiunge l'assessore - lo si pu fare solo se le risorse investite in ricerca sanitaria non vengono considerate meramente un costo per il sistema, ma un investimento coraggioso e necessario che sia in grado di attrarre ulteriori risorse a sostegno dello sviluppo del sistema sanitario".

"Con i rettori delle tre Universit toscane ci presentiamo in modo unito, come abbiamo sempre fatto - ha detto il rettore dell'Universit di Firenze Alberto Tesi, che ha parlato anche a nome dei due colleghi - Ci che stato fatto in questi cinque anni molto importante per il sostegno all'attivit della ricerca. L'attivit di ricerca un modo per migliorarsi: garantire una formazione sempre migliore e una sempre migliore assistenza ai pazienti. Anche a nome dei miei colleghi voglio ringraziare l'assessore Marroni per questo percorso fatto insieme e per questa integrazione. E' stato grande l'impegno delle aziende ospedaliere, molti corsi di laurea sono stati fatti con il loro contributo. E' stata importante questa integrazione, nella quale l'Universit si riconosce sempre di pi . Noi siamo sempre disponiibli, mi auguro che questo modello di integrazione venga portato anche sul territorio".

Nel quinquennio 2010-2015, i progetti toscani finanziati in materia di salute sono stati 245, per un totale di 103 milioni di euro, cos suddivisi: 10 milioni circa UE (cofinanziamento FESR); 46,5 milioni circa lo Stato (di cui 21 Ministero della salute per progetti vinti da Regione Toscana, 14,9 cofinanziamento FESR; 10,6 cofinanziamento FAS); 46,5 milioni circa Regione Toscana.

Por CReO FESR: 25 progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale: 32,6 milioni di euro;

Programma di ricerca regionale in materia di salute 2009: 65 progetti settore Scienze della vita: 17 milioni;

Bando Nutraceutica: 14 progetti di ricerca finanziati, che verranno presentati a Expo 2015: 1,6 milioni;

Bandi Ministero della salute: 81 progetti di ricerca sanitaria finalizzata: 26 milioni;

Altri progetti vari: 8 progetti di ricerca: 3,5 milioni;

Bando FAS SALUTE: ricerca di base, industriale e sviluppo sperimentale: 14,6 milioni.

Bandi ITT (Istituto Toscano Tumori): ricerca in campo oncologico: progetti finanziati 52: 7,6 milioni

La performance della Regione Toscana in termini di numero di progetti finanziati sempre molto buona. Se si considerano i risultati conseguiti negli ultimi tre bandi ministeriali, la Toscana si colloca al primo posto tra le Regioni, con 70 progetti finanziati.

I soggetti che fanno parte del sistema regionale della ricerca in sanit :

- il Distretto Scienze della Vita (www.scienzedellavita.it). E' stato individuato dalla Regione Toscana come essenziale strumento di raccordo tra ricerca pura, impresa, Servizio sanitario regionale, per favorire l'incontro di domanda e offerta di prodotti, tecnologie e know-how. E' nato nel 2011, su impulso della Regione Toscana. Attori del Distretto sono: 3 Universit (Firenze, Pisa, Siena); 3 Scuole Superiori (Sant'Anna e Normale di Pisa, Istituto di alti studi di Lucca); 15 Istituti del CNR; 4 aziende ospedaliero-universitarie; 12 aziende sanitarie locali; fondazioni, centri servizi, altre strutture di ricerca pubbliche e private; 196 imprese del settore. Qualche numero del Distretto: 11.971 addetti; 823 brevetti; 5,5 miliardi di fatturato in euro.

- l'UVaR (Ufficio valorizzazione ricerca biomedica e farmaceutica). E' un uffico regionale che offre un supporto integrato al sistema della ricerca, con particolare riferimento alla protezione della propriet intellettuale, alla gestione e valorizzazione dei risultati della ricerca e al supporto per l'avvio al processo di industrializzazione. L'esperienza UVaR unica in Italia. Dal 2009 al 2014: 91 invention disclosures (invenzioni) valutate; 22 domande di brevetto depositate; 58 azioni di trasferimento tecnologico.

- i Dipint (Dipartimenti integrati interistituzionali). Sono modelli organizzativi condivisi tra Universit e Aziende ospedaliero-universitarie, per favorire la connessione tra ricerca, formazione e sperimentazione clinica.