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19 ottobre 2011
15:12

Laika: accordo per l'area archeologica

FIRENZE - In dirittura d'arrivo il progetto per la tutela e la valorizzazione delle strutture archeologiche di epoca etrusca e romana rinvenute a Ponterotto, nel Comune di San Casciano. E' infatti pronto il protocollo di intesa (la firma avverr la prossima settimana) per la ricollocazione, il restauro dei reperti e l'allestimento dell'area archeologica, che discipliner i rapporti tra la Regione Toscana, il Ministero per i beni e le attivit culturali, la Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana, il Comune di San Casciano e la Laika Caravans spa. L'accordo consentir a quest'ultima di riprendere i lavori per la realizzazione del nuovo stabilimento.

"Con questo atto afferma il presidente della Regione Enrico Rossi diamo soluzione positiva a un problema che ha suscitato nel tempo discussioni pi che legittime e anche qualche polemica. Tutti gli enti interessati concordano con una soluzione che da una parte tutela rigorosamente e rende fruibile un bene culturale che viene considerato una importante testimonianza del popolamento antico del territorio, e dall'altra assicura allo stesso territorio l'opportunit di continuare a beneficiare di una attivit produttiva estremamente importante per l'economia della zona e per l'occupazione".

"Compito degli enti statali preposti continua il presidente Rossi quello di tutelare i beni archeologici. Li ringrazio per averlo fatto al massimo livello possibile nel nostro paese. Ricordo infatti i pareri favorevoli al progetto di ricollocazione espressi dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana, dal Comitato tecnico scientifico per i beni archeologici del Ministero per i beni e le attivit culturali, dalla Direzione generale per le antichit dello stesso Ministero. Rispetto la decisione di queste autorit . Le loro indicazioni non di rado costituiscono spunto e accredito per le rivendicazioni dei comitati territoriali e degli ambientalisti pi rigorosi. La Regione ha compiti di valorizzazione e non intende sottrarsi a questa responsabilit , n intende vanificare un intervento produttivo che ha sostenuto con 3,4 milioni di euro e che d lavoro a circa 300 persone".

"La scelta del terreno sui cui edificare il nuovo stabilimento spettava al comune, stata presa legittimamente e non si torna indietro continua il presidente Il nuovo stabilimento nasce su terreni acquistati a prezzo industriale e vincolati a questo uso per 40 anni. Anche lo stabilimento vecchio manterr questa destinazione. Dal canto suo l'impresa si impegna a finanziare l'operazione di ricollocazione".

"Sarebbe stato un errore non prendere questa decisione. Anche alla luce di questo episodio resto convinto che lo sviluppo dell'attivit manifatturiera e dell'occupazione, la tutela del paesaggio e dei beni in esso contenuti, lo sviluppo di una agricoltura e di un turismo di qualit , e infine il recupero in campo edilizio al posto di nuove edificazioni non siano affatto in conflitto. E' su questo equilibrio conclude il presidente Rossi - che la Regione sta puntando per ripartire ed questo il motore che tiene insieme al maggioranza di governo, al di l delle singole opinioni".