Economia
Lavoro
28 giugno 2014
11:21

Lavoro, Simoncini: "+2% disoccupati se si riducono beneficiari ammortizzatori sociali"

FIRENZE - Gianfranco Simoncini, assessore alle attivit produttive, al credito ed al lavoro della Regione Toscana, scrive ai sindacati, alle associazioni di categoria e agli ordini professionali sulla questione degli ammortizzatori sociali dopo che il ministro al lavoro Giuliano Poletti ha esteso a tutto il territorio nazionale la circolare della Toscana sugli ammortizzatori in deroga, evitando cos il paventato blocco del 30 giugno. Per Simoncini - coordinatore per il settore all'interno della Conferenza Stato-Regioni - considerata la futura approvazione del job act da parte del governo, non pu esserci una disparit di trattamento tra chi vedr oggi ridurre la possibilit di accedere agli ammortizzatori sociali e chi vedr applicare al proprio caso le nuove misure. Una situazione che per Simoncini "pu determinare alla fine di agosto un forte utilizzo dei licenziamenti e immediatamente l'aumento di uno, due punti di disoccupazione".
 
Nella lettera si commenta l'estensione del modello toscano a tutta Italia voluta da Poletti come "un fatto importante che ha evitato riflessi sociali molto pesanti", al quale deve per seguire "un intervento relativamente alla dotazione delle risorse per coprire il 2014 e all'emanazione del decreto sui nuovi criteri per gli ammortizzatori in deroga per il futuro". Simoncini infatti molto preoccupato dopo aver letto la bozza di decreto interministeriale nella quale si riducono fortemente i beneficiari escludendo tutta una serie di categorie di datori di lavoro tra i quali gli studi professionali e molti altri, innalzando l'anzianit di servizio per poter accedere ai benefici della cassa in deroga e riducendo i periodi nei quali si pu beneficiare degli strumenti di ammortizzatore sociale.
 
L'assessore toscano ha ribadito la posizione della Regione che "ritiene necessario il superamento degli ammortizzatori in deroga, per andare ad uno strumento universale che, per quanto riguarda le situazioni nelle quali vi siano prospettive di rientro al lavoro perch connesse a periodi di crisi temporanea, possa superare ogni differenza tra lavoratori nelle piccole con imprese e lavoratori in aziende medio grandi". In tal senso Simoncini "apprezza positivamente i contenuti del disegno di legge delega del Governo che sembra andare in quella direzione e ne auspica, per questa parte, un'approvazione rapida. Ma proprio per questo" - ecco il fulcro della missiva alle parti sociali - "non vi pu essere una situazione nella quale, per alcuni mesi, si vada a determinare un intervento pesante verso alcune categorie di lavoratori, che rischierebbe di determinare alla fine di agosto un forte utilizzo dei licenziamenti e immediatamente l'aumento di uno, due punti di disoccupazione".
 
"Per questo" - continua Simoncini nella lettera - "come Regioni abbiamo espresso una posizione molto critica in conferenza Stato regioni e nelle commissioni lavoro del Senato e della Camera nei confronti della bozza di decreto interministeriale presentata a dicembre. Ed per questo auspichiamo che possa esserci una modifica significativa di tale decreto che, assicurando le risorse, rivedendo le procedure per arrivare all'autorizzazione, almeno non determini una nuova pesante differenza tra lavoratori delle imprese pi grandi, coperti da tutti gli ammortizzatori e lavoratori delle piccole imprese che si troverebbero in condizioni di mancata copertura e di forte differenza con una pesante ingiustizia sociale. In queste ore - nelle quali si sta concludendo la riflessione da parte del governo sui contenuti del decreto - abbiamo espresso come Regioni la nostra posizione critica chiedendo modifiche sostanziali ed necessario che questo messaggio arrivi al governo da tutte le parti sociali". 
 
Simoncini chiude la lettera chiedendo ai sindacati, alle associazioni di categoria e agli ordini professionali "di riflettere sull'opportunit di proporre alle vostre rappresentanze nazionali un intervento nei confronti del governo nazionale che possa ottenere un decreto sui nuovi criteri equilibrato evitando una forte ricaduta sociale su migliaia di lavoratori e sollecitando un nuovo assetto complessivo che superi gli ammortizzatori in deroga. Ovviamente accanto ci assolutamente necessario che vengano garantite le risorse ai territori per poter coprire le richieste per il 2014, per il quale, come tutti sappiamo, ad oggi nessun lavoratore in Toscana ha potuto ricevere le indennit dovute".