16 maggio 2012
17:49

Legge rischio idraulico, Rossi: 'Nessun passo indietro'

FIRENZE - "Nessun passo indietro. Si tratta di correttivi che semplificano alcuni interventi relativi allo svolgimento delle attivit agricole, l'ampliamento e adeguamento di opere pubbliche e la realizzazione o adeguamento di impianti per servizi pubblici che per siano gi previsti dalla programmazione regionale e provinciale".

Cos il presidente della Regione Enrico Rossi ha ribadito la posizione della giunta a commento del voto, oggi in consiglio regionale, sulla legge in materia di rischio idraulico.

"E' uno snellimento delle procedure - prosegue il presidente che mantiene intatto il principio della preventiva messa in sicurezza delle aree a rischio geologico, garantito attraverso due fasi procedurali. La prima, che richiede la realizzazione di interventi preventivi di messa in sicurezza. La seconda, che prevede il deposito presso gli uffici del genio Civile del certificato di regolare esecuzione degli interventi previsti per la sistemazione dell'area interessata. Ed proprio agli uffici del genio Civile che viene demandato il compito di controllare l'avvenuta esecuzione dei lavori per la messa in sicurezza, con appositi sopralluoghi dei tecnici".

Quanto all'impianto di termo combustione di Selvapiana, Rossi sostiene che "non affatto vero che senza queste modifiche alla normativa non si sarebbe potuto realizzare alcun intervento sull'impianto". Era ugualmente possibile realizzarlo, spiega il presidente, attraverso due specifici provvedimenti: una variante urbanistica e la successiva riperimetrazione dell'area ad un livello di pericolosit inferiore. "Il fatto che, con le modifiche, le procedure saranno pi snelle, veloci e funzionali, senza per questo ridurre i margini di sicurezza, ne favorire urbanizzazioni ad eccezione di opere e impianti pubblici e lo svolgimento di attivit agricole".

E conclude: "Nel programma di governo, approvato da tutte le componenti politiche di Toscana Democratica, era indicata con chiarezza l'attuazione dei piani provinciali di smaltimento. Se c' qualcuno che ha fatto un passo indietro non certo la giunta regionale, n i consiglieri che hanno approvato il provvedimento".