Ambiente
25 maggio 2018
14:10

Life Re Mida, buone performance e ora le Linee guida per gestire i gas di discarica esaurita

FIRENZE Per Re Mida arrivato il momento della condivisione e del salto verso la replicabilit per incidere nel quadro normativo nazionale e comunitario. A due anni e mezzo dalla sua nascita, il progetto Life finalizzato allo sviluppo di tecnologie innovative per la gestione del gas di discarica (finanziato dalla Commissione europea - ideato dal Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Universit di Firenze, con il partenariato di Regione Toscana insieme al Centro Servizi Ambiente Impianti S.p.A e SienambienteS.p.A), ha gambe forti e robuste per fare da base alla stesura delle Linee Guida regionali per la gestione del gas di discarica in fase di post gestione.

Allo stesso tempo pu dare il via a una proposta di approfondimento della normativa tecnica di riferimento (Landfill Directive) che potrebbe incidere su una positiva modifica della normativa nazionale e comunitaria. E' quanto emerso dal workshop, il terzo da quando il Re Mida nato, che si svolto stamani nella sala delle Feste di Palazzo Bastogi a Firenze organizzato da Dipartimento di Ingegneria industriale dell'Universit di Firenze e Regione Toscana, che ha visto la presenza in sala o in streaming delle Agenzie ARRR, ARPAT, ARPA Campania, ARPAE Emilia Romagna, ARPAT Lombardia, ARPA Piemonte, ARPA Veneto, ARPA Lazio, APPA Bolzano e la Citt Metropolitana di Torino.

"Una condivisione di percorsi e soluzioni possibili utile e fondamentale ha sottolineato Renata Caselli, dirigente del settore Servizi Pubblici Locali, Energia e Inquinamenti della Regione Toscana L'obiettivo quello di promuovere l'utilizzo della tecnologia qui sperimentata e valutare la possibilit di intervenire con una modifica o interpretazione della normativa nazionale e comunitaria vigente per garantire una auspicabile uniformit di comportamenti in campo nazionale e una certa armonia di iter anche dal punto di vista delle autorizzazioni".

Il progetto che, dopo oltre un anno e mezzo di sperimentazioni, ha dimostrato di dare ottimi risultati riuscendo a eliminare i gas climalteranti e anche gli odori che fuoriescono dalle discariche esaurite, stato illustrato approfonditamente da Isabella Pecorini, Ph.D del DIEF. Pecorini ha illustrato i processi che hanno portato alla realizzazione di due impianti pilota presso due discariche toscane, quella di Podere il Pero (Castiglion Fibocchi, Arezzo) dove stato installato un biofiltro collegato al sistema di estrazione del gas di discarica attualmente presente; e quella de Le Fornaci di Monticiano (Siena), dove stato realizzato un sistema di biofiltrazione passivo per il trattamento dei gas residuali. Quindi Pecorini ha spiegato il trattamento del gas residuale che essendo povero, perch senza potere calorifico e quindi non recuperabile dal punto di vista energetico, non ha neppure le caratteristiche per poter essere distrutto, indicazioni che arrivano dalla Commissione europea.

L'unica via possibile quindi la biofiltrazione tramite l'ossidazione biologica, processo che il progetto Re Mida mette a punto con ottime performance, sia dal punto di vista tecnologico che, non trascurabile, economico.

Non ultima caratteristica, la proiezione nei tempi che verranno: il processo messo a punto da Re Mida particolarmente adatto al materiale non biodegradabile, contenuto che sar sempre pi presente nelle discariche del futuro.