La Toscana dello sport
11 settembre 2012
15:00

Londra 2012, le otto medaglie toscane olimpiche e paralimpiche

FIRENZE Otto medaglie in tutto, tra Olimpiadi e Paralimpiadi. il bilancio conclusivo della spedizione toscana a Londra. Sette podi (2 ori, 3 argenti e 2 bronzi) sono arrivati dai giochi olimpici, soltanto 1 (bronzo) da quelli paralimpici. In Cina, nel 2008, vennero conquistate 5 medaglie (tutte da atleti impegnati alle Olimpiadi). La Toscana si presentata a Londra con 36 atleti (29 alle Olimpiadi e 7 alle Paralimpiadi), 6 in pi rispetto a Pechino (28+2).

Andrea Baldini ha conquistato l'oro nel fioretto a squadre maschile insieme a Valerio Aspromonte, Giorgio Avola e Andrea Cassar . Per lui si trattato dell'esordio olimpico dopo la controversa vicenda della squalifica per doping alla vigilia della partenza per Pechino. Il team azzurro ha battuto nei quarti la Gran Bretagna (45-40), in semifinale gli Stati Uniti (45-24) e in finale il Giappone (45-39). stato proprio Baldini a sferrare l'ultima stoccata nel conclusivo assalto al giapponese Ota. Nel torneo individuale sfortunato e beffardo quarto posto per il fiorettista livornese. Nella finalina contro il coreano Choi va sotto fino a 13-9, anche a causa di una serie di decisioni arbitrali discutibili (e di un giubbino difettoso indossato da Choi), ma riesce a rimontare fino al 14-14. Nel terzo assalto, supplementare, decide una stoccata (contestata) del coreano.

Un vero e proprio trionfo per il fiorentino Niccol Campriani che tornato a casa con due medaglie al collo: oro nella carabina 50 metri 3 posizioni e argento nella carabina 10 metri aria compressa. Campriani arrivato in Gran Bretagna da favorito (campione del mondo in carica e primo nel ranking mondiale) e ha rispettato il pronostico. stato anche il primo atleta al mondo a ottenere il lasciapassare olimpico. L'oro nella carabina 10 m sfumato al penultimo tiro dopo una lotta serratissima con il romeno Moldoveanu (oro) e l'indiano Narang (bronzo). Una settimana dopo, il 6 agosto, Campriani si rifatto conquistando l'oro nella carabina 50 metri 3 posizioni: primo con il punteggio di 1278.5, nuovo record olimpico. Alle sue spalle il sudcoreano Kim, 1272.5, e lo statunitense Emmons, 1271.3.

Quarta medaglia olimpica per il livornese Aldo Montano. Dopo l'oro nella sciabola individuale e l'argento a squadre ad Atene ed il bronzo sempre a squadre a Pechino, un'altro bronzo (a squadre) a Londra. Il podio maturato grazie al successo nei quarti contro la Bielorussia 45-44 (con Montano abile, nel nono assalto conclusivo, a rimontare dal 36-40 e soprattutto dal 41-44) e alla sconfitta in semifinale contro la Corea (37-45). Nella finalina gli azzurri hanno sconfitto 45-40 la Russia.

Cinquanta centesimi di punto che separano da un argento che sembrava ormai in tasca. La squadra azzurra femminile di ginnastica ritmica si dovuta alla fine accontentare del terzo gradino del podio. Tra le 'farfalle azzurre' (la cui direzione tecnica affidata a Marina Piazza, milanese di nascita ma fiorentina d'adozione) c'era anche la pratese Marta Pagnini (Elisa Blanchi, Elisa Santoni, Andreea Stefanescu, Romina Laurito e Anzhelika Savrayuk le altre componenti) al suo debutto olimpico. Seconde dopo le qualificazioni e ancora seconde dopo la prima rotazione in finale, quella con le cinque palle, stata la seconda rotazione (nastri e cerchi) a decretare il bronzo a causa della caduta di un nastro che ha fatto precipitare il punteggio. Alla fine Russia oro con 57.000, seconda Bielorussia 55.500, terza Italia 55.450.

In finale alle Olimpiadi dopo venti anni (oro a Barcellona) il Settebello ha dovuto arrendersi alla forte Croazia guidata da Ratko Rudic. Un argento che riporta in alto l'azzurro della pallanuoto maschile dopo l'ultima medaglia, bronzo, datata 1996 Olimpiadi di Atlanta (seguita da un 5 posto a Sydney, 8 ad Atene e 9 a Pechino). Nel Settebello di Londra c'era anche Stefano Tempesti che da oltre un decennio difende i pali della Nazionale. La squadra allenata da Campagna ha avuto un inizio timoroso nel girone di qualificazione ma cresciuta match dopo match. Dopo la vittoria contro la Spagna nell'ultima giornata del girone, arrivano i due capolavori contro Ungheria (11-9) nei quarti e Serbia (9-7) in semifinale. In finale contro i croati bene i primi due quarti. Poi all'inizio del terzo gli uomini di Rudic, meritatamente, prendono il largo e l'Italia deve accontentarsi dell'argento.

Una medaglia inattesa stata quella di Luca Tesconi al quale andato anche il merito di aver aperto il medagliere azzurro a Londra. Il tiratore di Pietrasanta, che in carriera non era riuscito mai ad andare oltre il 10 posto individuale, al Royal Artillery Barracks ha raccolto un argento nella pistola ad aria compressa 10 metri al termine di una rimonta entusiasmante. Quinto dopo le qualificazioni, in finale Tesconi era sceso di una posizione a met gara. Una serie incredibile negli ultimi 5 colpi (10.7, 10.7, 10.5, 10.5 e 9.7) gli ha consentito di risalire fino al secondo posto, dietro all'inarrivabile coreano Jin Jongoh.

Per Matteo Betti, alla seconda partecipazione paralimpica, un bronzo nella spada individuale categoria A, quella riservata agli atleti con il movimento del tronco pieno e buon equilibrio. Una medaglia attesa per l'atleta senese dopo la grande delusione patita il giorno prima, eliminato nelle qualificazioni del fioretto individuale. Il podio di Matteo storico in quanto si tratta della prima medaglia da quando la scherma italiana ha avviato la completa integrazione della disciplina. Betti ha eliminato nei quarti l'ucraino Demchuk (15-11), quindi ha perso in semifinale contro il francese Noble (9-15) ed infine ha sconfitto il russo Yusupov nella finale per il bronzo (15-10). Podio sfiorato nel torneo a squadre, dopo la sconfitta con Hong Kong (42-45) nella finalina.