Economia
Lavoro
4 novembre 2014
14:02

Lucchini, Simoncini: "Produzione acciaio e tutela dell'occupazione: decidere presto"

FIRENZE Due proposte serie in campo, presentate da grandi gruppi come Jindal e Cevital, a conferma che la posizione di Regione, Enti locali e Organizzazioni sindacali contro lo smantellamento dell'acciaieria e per il rilancio del polo siderurgico di Piombino era pienamente fondata. La riunione a Roma del tavolo nazionale convocata per fare il punto sulla situazione della Lucchini presenti il viceministro Claudio De Vincenti, il sottosegretario all'ambiente Silvia Velo, l'assessore a lavoro e attivit produttive Gianfranco Simoncini, il sindaco Massimo Giuliani e i rappresentanti dei sindacati nazionali e locali ha registrato innanzitutto il dato positivo rappresentato dalle offerte vincolanti delle due aziende indiana e algerina.

"Adesso il commento di Simoncini diventano importanti i tempi. L'individuazione del soggetto che dovr far ripartire l'attivit della Lucchini deve avvenire presto, prestissimo, entro la met di questo stesso mese: giusta la sottolineatura dei sindacati e dei lavoratori sulla necessit di tenere in primo piano i tempi necessari per la ripresa".

"Sono due ha confermato l'assessore gli aspetti fondamentali su cui deve fondarsi il rilancio della Lucchini: per un verso, produzione di acciaio e riapertura dell'area a caldo e per l'altro, salvaguardia dei livelli occupazionali, con un'attenzione particolare al problema dell'indotto. C' accordo, anche con il Governo, che questi aspetti debbano guidare la valutazione della migliore proposta. Il progetto industriale dovr dare una risposta credibile, con un piano finanziario certo, a questi due elementi".

Simoncini ha anche informato sullo stato di avanzamento dell'accordo di programma per Piombino:"Nella prossima riunione di giunta ha detto porteremo la precall, cio l'informativa sugli strumenti attivabili per i progetti di reindustrializzazione. E rapidamente con Invitalia partiranno i bandi rivolti alle imprese che vogliono investire nella Val di Cornia. inoltre importante che nella prossima seduta del CIPE, dopo i 20 milioni gi deliberati, venga il via libera anche ai 50 milioni per le bonifiche".