Diritti
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di Lucia Zambelli
13 dicembre 2014
13:38

Luigi Marroni alla cerimonia di commemorazione per la strage dei senegalesi

FIRENZE - "Sono passati tre anni dall'aggressione che cost la vita ai nostri amici senegalesi Samb Modou e Diop Mor. I loro connazionali Moustapha Dieng, Cheikh Mbengue e Mor Sougou, feriti in quell'aggressione razzista, sono nostri concittadini da pi di un anno. Subito dopo l'accaduto, il presidente Rossi aveva chiesto per loro la cittadinanza al presidente della Repubblica. Una decisione di doveroso riconoscimento  e di concreta solidariet verso i tre sopravvissuti e l'intera comunit senegalese". L'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni ha rappresentato stamani la giunta regionale alla cerimonia di commemorazione della strage di piazza Dalmazia, in cui due senegalesi vennero uccisi e altre tre feriti.

"Quello che avvenuto quel marted di tre anni fa - ha detto ancora Marroni - terribile e non pu essere dimenticato n sottovalutato. In Toscana la comunit senegalese fortemente radicata, e costituisce un esempio positivo di integrazione e inserimento nella vita lavorativa e civile della nostra regione. A nome di tutti i cittadini toscani, profondamente colpiti e affranti per quanto accaduto, ribadisco dunque, a nome di tutta la giunta regionale, tutta la mia indignazione e forte condanna di ogni forma di razzismo, insieme al sentimento di profonda vicinanza agli amici delle vittime, ai loro familiari, e all'intero comunit .

"La Toscana non una terra razzista - ha proseguito l'assessore -, ma il razzismo ha attecchito nelle menti di quanti covano sentimenti di odio etnico, paura del diverso, dello straniero. E sicuramente, fra tutte le assurde motivazioni di un gesto cos efferato e sconvolgente inevitabile pensare che un sentimento di odio razziale abbia avuto il suo peso. A tutti noi, istituzioni, cittadini, associazioni, spetta il compito di rafforzare gli anticorpi antirazzisti della nostra societ , oltre che fare chiarezza sul contesto entro cui maturata una cultura di questo tipo, ed impegnarci per far s che mai pi accada qualcosa di simile".
 
Luigi Marroni ha ricordato quanto detto da Barack Obam, primo presidente nero degli Stati Uniti, commentando i recenti fatti di cronaca che hanno riguardato gli Usa: "Il razzismo profondamente radicato nella nostra societ . profondamente radicato nella nostra storia. E quando si ha a che fare con qualcosa che cos profondamente insito in una societ , come il razzismo ed il pregiudizio, bisogna sapere che occorre essere vigili, e che per sconfiggerlo ci vorr molto tempo e perseveranza, e che non bisogna arrendersi quando non si ottiene tutto quello che si vorrebbe. Anche in Toscana, a Firenze - ha concluso - non siamo purtroppo immuni da questo virus. Dobbiamo continuare a lavorare, insieme, per costruire una societ aperta ed inclusiva. La Toscana sar ancora in prima fila in questo impegno".

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