10 maggio 2012
13:02

Lunigiana, in dirittura di arrivo interventi di ripulitura sul fiume Magra

FIRENZE Ripulire il Magra dagli alberi e dai detriti che avevano invaso il letto del fiume che risultino potenzialmente pericolosi: questa la finalit di una serie di interventi di ripulitura che sono in fase di completamento nell'ambito delle attivit di ricostruzione della Lunigiana dopo l'alluvione dell'ottobre scorso.

In caso di ondate di piena questi alberi, alcuni di grande dimensioni, avrebbero potuto risultare pericolosi per il deflusso delle acque, in particolare perch avrebbero potuto ostruire i ponti a valle. Ecco quindi la necessit di intervenire lungo il corso del fiume.

Notevole la quantit di legname raccolto in questo interventi che sono stati richiesti dal Commissario per la ricostruzione e realizzati dall'Unione dei comuni della Lunigiana: in tutto circa 50.000 quintali di legno sono stati raccolti e accatastati in zone di sicurezza. Si tratta in parte di fusti, rami o detriti di castagni o querce che il movimento franoso collegato all'alluvione del 25 ottobre aveva trasportato sino al letto del fiume oppure di pioppi, ontani o salici presenti nell'alveo e per i quali si reso necessario il taglio.

La ripulitura del Magra da alberi e detriti era stata, sin dai primissimi giorni dell'emergenza, una esigenza primaria: una prima serie di interventi, per un importo di circa 300.000 euro, erano stati effettuati nei primi trenta giorni dall'alluvione tra le opere di somma urgenza.

Questa seconda fase si sviluppata invece in maniera molto pi capillare nel corso di questa primavera lungo un tratto di 25 km da nord di Pontremoli sino al Ponte sulla statale di Caprigliola (Aulla); l'attivit di ripulitura ha poi coinvolto anche alcuni affluenti del Magra.

Il legno che stato recuperato sar in larga parte utilizzato per la produzione di energia da biomasse. I proventi della vendita del legname saranno poi reinvestiti per interventi di messa in sicurezza del territorio.

Gli interventi di ripulitura realizzati in questa seconda fase, in larga parte affidati a cooperative forestali, sono stati effettuati per un costo complessivo di circa 800.000 euro.