Cultura
12 giugno 2013
13:10

Maggio, Rossi: 'Condivido l'appello di Bartoletti. Il ministro Bray convochi i soci'

FIRENZE - "Ho letto il testamento spirituale, pubblicato stamani dal quotidiano la Repubblica, del grande musicista Bruno Bartoletti per il rilancio del teatro Comunale fiorentino. Il maestro rivolge un appello ai soci fondatori Stato, Comune e Regione - invitandoci ad un scatto nell'impegno comune per salvare il Maggio. Condivido parola per parola questo appello e quindi propongo che il testamento di Bartoletti venga adottato dalle tre istituzioni. Oggi stesso chiamer il ministro della cultura Massimo Bray e gli invier anche una lettera con la richiesta di convocare i tre soci fondatori per affrontare insieme il salvataggio e il rilancio del Maggio". Lo afferma il presidente Enrico Rossi che oggi ha affrontato il tema in consiglio regionale.

"Le parole di Bartoletti - prosegue il presidente - sono un forte richiamo alla responsabilit delle istituzioni e della necessit di produrre una svolta nel governo del Maggio per renderlo pi produttivo e per valorizzarne ancora di pi tutte le sue potenzialit artistiche. E dunque, da un lato necessario un intervento straordinario da parte dei soci fondatori, ma dall'altro anche, come dice lo stesso maestro Bartoletti, "una straordinaria assunzione di responsabilit da parte dei dipendenti della Fondazione che debbono assumersi, anche in prima persona - leggo dal testamento - la responsabilit di un riequilibrio degli organici e delle modalit di prestazione del lavoro, che renda possibile un grande rilancio della produttivit del teatro".

"Dobbiamo raccogliere questo appello, partire dal valore straordinario che ha l'Ente teatrale per la citt di Firenze, per la Toscana, per tutto il nostro paese. E' un appello di grande equilibrio che, nel momento in cui si oppone alla liquidazione del Maggio, indica un percorso per il risanamento, per creare le basi di un rilancio serio, qualificato e durevole dell'Ente musicale.

Sulla base della consultazione avuta con i capigruppo del consiglio regionale e con alcuni consiglieri, credo che possiamo raccogliere questa richiesta di assunzione di responsabilit . Chiederemo di essere convocati dal Ministro, che un punto di riferimento fondamentale per la discussione del piano di risanamento che il Commissario Francesco Bianchi dovr presentare entro il 30 giugno".

"Voglio poi sottolineare - dice ancora Rossi - che gli indirizzi culturali su cui il Maestro richiama all'impegno rappresentano un ritorno alla missione originaria del Maggio fiorentino, cio quella di un grande evento che coinvolge tutte le arti della citt di Firenze. Oltre a questo mi pare che il nostro interessamento possa essere legato anche alla richiesta di un maggiore coinvolgimento, pi di quanto non sia avvenuto finora, del Maggio musicale sull'intero territorio della Toscana. Con questo atto vogliamo inviare un messaggio forte di volont di interessamento".

" evidente che la Regione in questa vicenda - pur mettendo sostanzialmente gli stessi finanziamenti del Comune di Firenze - non direttamente coinvolta, anche se fa parte del Consiglio di amministrazione. Lo "stare nell'ombra", come abbiamo fatto finora, stata una questione di rispetto e di correttezza istituzionale nei confronti del Comune di Firenze e del governo nazionale. Penso che sia arrivato il momento - conclude il presidente Rossi - di assumere tutti insieme una precisa responsabilit per questo importante istituto che, come dice il maestro, "non pu essere messo in liquidazione".