Ambiente
Protezione civile
6 febbraio 2014
10:52

Maltempo, in due anni oltre 1 miliardo e 100 milioni di danni. Cosa ha fatto la Regione

FIRENZE - Sono 74 i comuni che hanno subito danni per le piogge e le frane di gennaio in tutta la Toscana. Altri 105, in parte gli stessi, sono stati coinvolti dai nubifragi e dall'ondata di maltempo della settimana scorsa: frane sulle strade, terreni e casa allagate, argini che si sono rotti. La stima dei danni ancora in corso ed destinata purtroppo a crescere. Gi al 21 gennaio scorso, tenendo conto delle stime su sole cinque province (Lucca, Massa Carrara, Pisa, Prato e Pistoia), non era comunque poca cosa: 107 milioni di euro, 618 criticit , 82 milioni di danni solo sui beni pubblici e per le spese di soccorso, altri 25 per privati e attivit commerciali, 142 persone evacuate. Tutto questo solo fino al 21 gennaio appunto.

I danni maggiori di gennaio, salvo l'ultimo fine settimana, riguardano il territorio di Lucca: oltre 56 milioni, con il 10% del territorio giudicato ad alto rischio per le frane. A quasi altri 21 milioni ammontano quelli di Massa Carrara. Considerando gli ultimi tre mesi i danni in provincia di Lucca lievitano a 120 milioni.

Soldi dallo Stato ancora non ne sono arrivati. "Fate immediatamente i lavori di somma urgenza stato l'appello della presidente della Toscana Enrico Rossi qualche giorno fa -. E' il Governo che poi deve provvedere alle coperture". Intanto la giunta regionale ha stanziato 3 milioni per un contributo straordinario alle famiglie, fino a 36 mila euro di Isee, che a gennaio hanno subito danni alla casa. Il provvedimento dovr ora essere trasformato in legge dal Consiglio regionale.

Oltre un miliardo di euro di danni in due anni - Dall'alluvione in Lunigiana del 2011 in poi la Toscana ha anticipato tutto quello che ha potuto. Ma il bilancio non ancora in pari. Su 120 milioni di danni calcolati per l'evento dell'ottobre 2011 dallo Stato sono arrivati 33 milioni e mezzo e 86,5 ce li ha messi la Regione. A novembre 2012 i danni sono stati pari a mezzo milione: 136 stato il contributo dello Stato e 30 quello della Regione, per cui rimane un disavanzo di 334 milioni. L'anno scorso a marzo un'altra ferita da 93 milioni, con appena 6 milioni arrivati dallo Stato. Poi ci sono stati il terremoto di giugno in Lunigiana e Garfagnana (72 milioni di danni, 9,3 i milioni stanziati dallo Stato) e le piogge di ottobre. Su 200 milioni di danni lo Stato in questo caso ha riconosciuto un contributo di 16,5 milioni, che la giunta regionale ha anticipato. In poco pi di due anni complessivamente fanno un miliardo e 100 milioni, per meno di un quinto coperti con risorse statali.

Il lavoro sul fronte della prevenzione - La Regione non si comunque limitata al sostegno finanziario per l'emergenza ed ha giocato anche sul piano della prevenzione. Nel 2011 stato istituito il divieto di edificazione assoluta nelle aree ad elevato rischio idraulico, oltre 1000 kmq pari al 7% del territorio pianeggiante della regione. La giunta ha poi varato la nuova legge sul governo del territorio che vieta l'edificazione nelle aree agricole, ora all'approvazione del consiglio regionale. Proprio in questi giorni la giunta ha dato il via libera anche al piano paesaggistico, che ora andr in consiglio regionale. Inoltre con legge regionale sono state riordinate le competenze sui corsi d' acqua, chiarendo a chi spetta la responsabilit della manutenzione. E nonostante i tagli subiti dal governo in questi cinque anni, senza aiuti dello Stato centrale, sono stati attivati 250 milioni di euro di interventi di prevenzione e messa in sicurezza.